domenica 5 agosto 2012

E' giusto quel che dici ma i tuoi calci fanno male

Non sono classista con le letture. Una persona che legge richiama sempre la mia attenzione, mi rapisce. Sono incuriosita da un libro letto, di qualunque tipologia e genere esso sia; è sempre un viaggio della fantasia, un'elevazione della mente. Che poi, in tutta onestà, una donna sdraiata in spiaggia che legge Coelho è probabilmente più affascinante e vicina alla normalità di un'altra che legge Dostoevskij. Insomma, per dire che si legga quel che si vuole, purché si legga.
Tuttavia l'altro giorno nella mia spiaggetta calabra avevo come vicini dei tizi che non hanno dato buona testimonianza alle letture disimpegnate. E' accaduto che ci fossero un'allegra famigliola, perfettamente composta da padre in acqua con due discendenti, e madre in spiaggia sdraiata a leggere. Che a guardarlo così, era un quadretto proprio ideale. La madre, ogni tanto alzava lo sguardo dalle pagine del libro dal quale sembrava molto appassionata, e controllava che ai suoi pargoli non succedesse nulla. Ad un certo punto la sento esclamare: -Attenti, che ci sono i cavalloni!
Ora, non so se tale ardita metafora sia comprensibile in tutta la lingua italiana; ma per una madre calabrese i cavalloni sono le onde alte. Il mio primo istanto è stato alzare gli occhi dal libro che anch'io stavo leggendo - Dostoevskij, per carità!- e controllare se il mare si fosse gonfiato improvvisamente senza che io me ne fossi accorta. E in realtà no. C'era solo un rifrangersi dell'acqua sulla battigia, a stento si formava la spuma bianca. La mia sensibilità linguistica è stata lievemente infastidita da questa iperbole. 
Dopodicchè la signora si rimette a leggere. A me capita che quando vedo qualcuno leggere devo rispondere all'istinto compulsivo di guardare il titolo del libro. Ecco, questa signora qua aveva un volume della collana Harmony. 
Che io non disprezzo, per carità. Però non ho potuto non constatare che insomma, di cavalloni non se ne vedevano davvero. Quando i bambini arrivano dalla madre, e avevano finito di fare il bagno, la figlietta femmina urla: - mamma, sono arrivata fino alla bolla! -
- Brava amore - risponde la genitrice.
Era la boa.

1 commento:

  1. anche tu, però, che nel giro di pochi istinti, istantivamente ti alzi...
    o no?
    ihih

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