lunedì 29 aprile 2013

Terra mia

I luoghi imbruttiscono le persone. 

Amo la radio perché arriva dalla gente

La casa in Calabria dove sono cresciuta è immersa nella campagna; la camera dove dormivo ha una finestra con di fronte un poggio che è proprio come uno di immagina l'ermo colle di Leopardi. Ci ho visto l'infinito anch'io, oltre. E interminati spazi e profondissima quiete. 
Adesso i miei genitori non ci vivono più. In estate, quando torniamo tutti, compresi generi e nipoti, si riaprono finestre e portoni. Ma abitualmente c'è un appartamentino, più comodo per loro. Sono nuovi spazi, per me. Odori differenti. 
Al piano di sopra di questa casina c'è lo studio di una radio locale. Sicché capita di sentirne i suoni. Essendo una radio locale non eccelle per ricercatezza musicale. Questa mattina mi sono svegliata alle note di Dammi il tuo amore non chiedermi niente dimmi che hai bisogno di me. Per un attimo ho creduto che fosse Paolo a dedicarmi una ballata mattutina. Aprire gli occhi e ritrovarmi nella stanza calabra sotto la radio, poi, mi ha tranquillizzata. 

domenica 28 aprile 2013

Di rabbia e d'amore

È una terra ferita e maledetta. Ma il suo profumo di zagare, in primavera, parla la lingua del paradiso.

L'Italia derubata e colpita al cuore

Quando si tocca il fondo si scatena la rabbia. E la disperazione. Allora indossi la giacca e la cravatta. E spari.

sabato 27 aprile 2013

Tu dormi e non pensare ai dubbi dell'amore

Ci sono momenti difficili nella vita di un lettore. Per esempio quando devi partire e hai solo poche pagine da leggere: sai che terminerai il tuo libro prima della fine della vacanza, ma devi decidere cosa vorrai leggere in anticipo, nel momento in cui prepari la valigia. 
Difficoltà che riesci a superare. Mi sono portata in Calabria il libro di Saviano. Saggio attuale e ben scritto, ho creduto che avrebbe placato i miei amletici dilemmi. 
Salvo poi trovare, nel natio borgo, una cosa che avevo a casa dei miei. Due tomi spessissimi de L'uomo senza qualità. Un super classico che non ho ancora letto, che decido  di prendere in mano. Lo sfoglio. Lo annuso. Leggo l'incipit. E adesso non so a quale dei due titoli accordare la mia preferenza. Il tempo di leggerli in contemporanea non ce l'ho. Non ho neppure le capacità razionali di decidere serenamente. E non posso optare per la soluzione del terzo che gode fra i due litiganti, perché se vado a cercare un libro nel mio paesello trovo, forse, solo le sfumature. 
Non ditemi che dovrei avere la macchinetta coi libri dentro. Non sono ancora pronta.

Vento di girandole in mezzo alle immondizie

Non è questione di luoghi, ma di spazio. 
Non dipende dai giorni, forse dal tempo.
Altrove è più facile e appare decisamente meglio. Adesso i contorni si sfocano. Ma sarà lieve, come una brezza.

Tu vo ffa' l'americano ma sei nato in Italy

Io non sopporto l'idea di vivere in un Paese dove per fare il medico precario sbattuto nei turni di notte di mezza Italia devi aver studiato l'intero scibile, mentre per essere nominato ministro della Sanità è sufficiente un diploma. E le tette.

giovedì 25 aprile 2013

La hostess indiana dice yes, si allontana

Quando viaggi in aereo, durante il volo ti dicono un sacco di cose. Quando slacciare le cinture, che dispositivi elettronici usare e quando spegnerli, se vuoi comprare qualcosa e se vuoi bere qualcosa; ti dicono anche che è vietato fumare, e assieme a questo divieto ti informano che l'aereo è dotato di dispositivi antifumo nei bagni. Io la gente che si nasconde nel cesso dell'aereoplano per fumare la trovo un po' patetica. Ma secondo me sono italiani.

O partigiano portami via

-Prof, ma la storia è sempre andata bene solo ai ricchi?!

domenica 21 aprile 2013

Perché io da quella volta non ho fatto più l'amore senza te

Un paio di giorni fa l'amichetto mio diceva che sono una dallo shopping compulsivo. Si parlava di un libro, che lui sta leggendo e che io mi sono precipitata a comprare. E allora gli ho detto che si, ai libri non so resistere. Lui però, con la finezza d'animo che lo contraddistingue, mi ha fatto notare che anche con le scarpe non sono proprio morigerata. Io allora gli ho detto che è tanto tempo che non compro un paio di scarpe. E ho dovuto riflettere per dare una scansione a questo tanto tempo. Mi sono accorta che era veramente troppo. E così ne ho preso due paia.
Degli stivali neri invernali super bellissimi, in offerta perché era rimasto solo il mio numero da cenerentola. E tanto l'inverno tornerà, prima o poi. E delle scarpine primaverili. Che magari le mezze stagioni non esistono più, ma se poi la primavera dura mica ti fai trovare sprovvista.

Che sempre l'ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte

Sono stata decisamente contrariata dalle vicende politiche di questi giorni. E adesso mi sento addolorata, proprio dispiaciuta per l'esito delle presidenziali.
Quando sei su una nave che sta affondando, quando la vedi imbarcare acqua e perdere rotta, non puoi più fidarti di nessuno. Sarà l'istinto di sopravvivenza, ma devi fare qualcosa. Tu, con la forza delle tue braccia. E allora sento che in questo momento ognuno di noi deve fare qualcosa, per impedire alla nostra democrazia di affondare. 
Mossa da una prima reazione di forte rabbia, ho pensato di cercare su google come si cotruiscono le bombe con le pentole a pressione. Che noi ce l'abbiamo ma non la si usa praticamente mai.
Poi però io non sono violenta. E credo, continuo a credere che la politica sia bella. Allora sto anche meditando di andare, domani perché l'urgenza di intervenire è impellente, ad iscrivermi a un partito. O a quel che ne resta. Ma sinceramente, non saprei quale. 
In ultimo, ho elaborato l'amarezza con la razionalità, e ho capito che l'unica cosa importante da fare io la faccio già. Acculturare la gente. Bambini, e famiglie. Perché se siamo ridotti così è perché siamo diffusamente ignoranti. La nostra lingua si impoverisce sempre di più. Le librerie vendono sfumature di cazzo o libri di ricette. Saviano è primo in classifica perché fa stato. Cazzo, non puoi non comprarlo (io ovviamente spero che tutti gli acquirenti siano anche lettori, ma non ci giurerei). 
Allora, anche se è contrario alla mia etica professionale e ai miei principi politici, io adesso lo dico: a me la gente ignorante, volontariamente ignorante, mi fa paura. E pure un po' schifo.

Ed un giornale aperto sulla pagina dei film

Oggi è un giorno importante per la Storia d'Italia. Probabilmente il passaggio dalla seconda alla terza repubblica. Questa mattina ho comperato sei testate giornalistiche; non tanto per conservarne memoria, quanto piuttosto per capire, per avere una prospettiva il più ampia possibile. Ho passato tutto il pomeriggio a leggere quotidiani.
Ma io non li so leggere, i quotidiani. Proprio non so sfogliare le pagine, mi fanno male le braccia, mi gira la testa per l'impaginatura a colonne.
Io preferisco leggere libri.

domenica 14 aprile 2013

Non hai ieri non hai domani

Sto leggendo un libro che parla di storia; della storia di Francia fra il 1500 e la Rivoluzione.
Il libro si intitola Amanti e regine e, com'è facile intuire, è una lettura storica dalla prospettiva femminile; quelle donne troppo spesso dimenticate, offuscate, cancellate dalla storiografia perché subordinate alle figure maschili. Non che questo saggio ribalti il maschilismo dominante nella storia e nelle fonti storiche. Tuttavia dalle sue pagine prendono corpo e passione figure che probabilmente non avrei mai conosciuto. 
Diane de Poitiers è stata l'amante del re di Francia Enrico II. Lui aveva 17 anni, lei 36.
L'autrice del libro racconta con accattivante ricchezza di particolari le trame anche politiche di questa favorita. La quale, soprattutto se paragonata al suo giovane sovrano, risulta particolarmete attempata. "Per i criteri dell'epoca", sottolinea la scrittrice. Ma l'identificazione scatta automatica, soprattutto perché da qualche giorno sento particolarmente il tempo che passa. Diane de Poitiers era attentissima alla cura della propria persona: non lasciava passare giorno senza ricorrere a tutte le accortezze che allora si conoscevano per mantenersi il più possibile giovane. Bagni in acqua calda e poi fredda, impacchi di latte, lunghe passeggiate. E la storia d'amore con il giovincello è finita con la morte premtaura. Di lui. Neanche la giovane moglie del re, Caterina dei Medici, ha mai avuto il potere di sostituire la grazia della favorita. 
Ovviamente oggi sono andata in profumeria a comperare tutti i trattamenti di bellezza possibili. Non sono innamorata di nessun diciassettenne.
E' che i libri hanno sempre avuto un'influenza preponderante, su di me.

Ritornerò in ginocchio da te

Un vecchio sacerdote oggi, commentando in chiesa il vangelo domenicale, ha detto che Gesù li perdonava sempre i suoi discepoli; mica se le legava all'orecchio, i loro peccati.
All'orecchio?!

Voglia di stringersi e poi

Finalmente la casa inondata dal profumo del bucato steso al sole.

Passa 'o tiempo e nun te cride cchiù

Guardo con sgomento la data dell'ultimo pensiero superfluo che ho prodotto.
E' passato così tanto tempo?
Che vergogna! Sonon una donna totalmente inaffidabile. Il problema di questo periodo, però - che non mi scagione dall'inaffidabilità, ben inteso - è che ho un sonno devastante. E appena ho due minuti in cui non lavoro, non sono a yoga e non ho faccende domestiche da sbrigare, io mi addormento. Con la testa sul tavolo della cucina, tipo. Le mie giornate sono un susseguirsi veloce di attività fra una dormita e l'altra.
Aprile dolce dormire, come dice quello là.
Il divano di casa mi fa l'effetto delle sirene di Ulisse. Gli passo accanto diretta a fare qualcos'altro, lui chiama con la sua voce suadente, io mi ci poso un attimo e mi sveglio dopo un'ora. Fino a questo pomeriggio ho attribuito il fenomeno esclusivamente al mio sonno devastante. Ma oggi anche Paolo si è addormentato a piombo sul divano. Allora io credo che qualcuno gli abbia fatto un incantesimo, al nostro divano. Che ci scagiona da qualsivoglia accusa di pigrizia o indolenza.

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