lunedì 29 aprile 2013

Amo la radio perché arriva dalla gente

La casa in Calabria dove sono cresciuta è immersa nella campagna; la camera dove dormivo ha una finestra con di fronte un poggio che è proprio come uno di immagina l'ermo colle di Leopardi. Ci ho visto l'infinito anch'io, oltre. E interminati spazi e profondissima quiete. 
Adesso i miei genitori non ci vivono più. In estate, quando torniamo tutti, compresi generi e nipoti, si riaprono finestre e portoni. Ma abitualmente c'è un appartamentino, più comodo per loro. Sono nuovi spazi, per me. Odori differenti. 
Al piano di sopra di questa casina c'è lo studio di una radio locale. Sicché capita di sentirne i suoni. Essendo una radio locale non eccelle per ricercatezza musicale. Questa mattina mi sono svegliata alle note di Dammi il tuo amore non chiedermi niente dimmi che hai bisogno di me. Per un attimo ho creduto che fosse Paolo a dedicarmi una ballata mattutina. Aprire gli occhi e ritrovarmi nella stanza calabra sotto la radio, poi, mi ha tranquillizzata. 

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