mercoledì 29 febbraio 2012

Ma non risponderei per non trascinare parole in linguaggio d'azzardo

Qual è il contenuto del sorriso
e d'una stretta di mano?
Nel dare il benvenuto
non sei mai lontana
come a volte è lontano
l'uomo dall'uomo
quando dà un giudizio ostile
a prima vista?
Ogni umana sorte
apri come un libro
cercando emozione
non nei suoi caratteri,
non nell'edizione?
Con certezza tutto
afferri della gente?
Risposta evasiva la tua,
insincera,
uno scherzo da niente -
i danni li hai calcolati?
Irrealizzate amicizie,
mondi ghiacciati.
Sai che l'amicizia va 
concreata come l'amore?
C'è chi non ha retto il passo
in questa dura fatica.
E negli errori degli amici
non c'era tua colpa?
C'è chi si è lamentato e consigliato.
Quante le lacrime versate 
prima che tu portassi aiuto?
Corresponsabile 
della felicità di millenni -
forse ti è sfuggito
il singolo minuto
la lacrima, la smorfia sul viso?
Non scansi mai
l'altrui fatica?
Il bicchiere era sul tavolo
e nessuno lo ha notato
finché non è caduto
per un gesto distratto.
Ma è tutto così semplice
nei rapporti fra la gente?


Wislawa Szymborska, Domande a me stessa

martedì 28 febbraio 2012

Libertango interludio

Alcune parole hanno il potere di evocare sensazioni. Ma così intense da toglierti il fiato.

In mezzo al mare c'è una donna bianca che di guardarla uno non si stanca

Certo che nella vita ci vuole culo. Prendete il capitano della Costa Allegra, per esempio. Lui è stato preservato dalle gloriose figure di merda che ha fatto il suo collega; ma mica perché era più bravo. Voglio dire, la nave non poteva abbandonarla giacché erano in mezzo al mare, mentre quel povero cristo di Schettino con la terra che si vedeva vicino vicino, insomma la tentazione ti viene. Poi, a rispondere che non si vede niente perché è buio, che tutti l'hanno deriso, poveraccio; il capitano della Allegra non ha corso questo rischio: c'erano le fiamme a illuminare tutto. Il black out, poi, che  uno è stato indagato per aver detto che c'era, quell'altro se l'è trovato bello e pronto. Insomma, a pensarci bene, sono le circostanze che fanno gli eroi.
O no?

lunedì 27 febbraio 2012

Pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes

Negli ospedali romani è il caos: pare che il paziente che arrivi d'urgenza non possa godere dei necessari e tempestivi interventi di ospedalizzazione o rianimazione.  In seguito a tale accadimento, anche la lingua italiana è nel caos: dando questa notizia, giornalisti televisivi e radiofonici ci hanno parlato di pronti soccorsi, pronto soccorsi, i pronto soccorso.
Pronto soccorso è un nome composto; la formazione del plurale per i nomi composti segue delle regole che analizzano le componenti la parola. Nel nostro caso, abbiamo un aggettivo (pronto) seguito da un nome (soccorso); la regola vorrebbe il plurale con l'aggettivo invariato e la desinenza plurale solo per il nome. Dovrebbe quindi essere i pronto soccorsi.
Il bello della lingua italiana è che è musicale. Di fronte alla  fluidità del suo suono, finanche i grammatici, gli accademici, i linguisti si sono arresi e hanno deciso che c'è una "zona grigia" all'interno della quale la regola è determinata da quello che la comunità dei parlanti percepisce come corretto. Cioé a dire, è giusto quello che vi suona meglio. 
E il naufragar m'è dolce in questo mare.

Lasciatemi cantare con la chitarra in mano

Prescrizione non vuol dire assoluzione. L'italiano è importante.

giovedì 23 febbraio 2012

Dagli il via dagli libertà

Un pigro in città se ne rientra a casa tra le 19 e le 19.30, e incontra un sacco di sportivi che vanno ad allenarsi; gli sportivi si dirigono verso le palestre in tuta e scarpe da ginnastica, portano tutti a tracolla un borsone che trasuda fatiche e camminano a piedi, perché lo sportivo anche in palestra ci va a piedi. Il pigro, invece, è proiettato a quello che gli accadrà fra pochi minuti, quando si toglierà le scarpe e i vestiti, indosserà un comodo e rilassante pigiama, sprofonderà sul divano in compagnia del suo libro. E l'unico sforzo fisico che gli resta potrebbe essere quello di digitare i tasti del suo computer. Se non è troppo stanco e preferisce solo leggere.

La Gatta

Io quando mi fanno i complimenti perché sono (dicono) intelligente, ho uno stato d'animo che oscilla fra il piacere mentale di sentirmi apprezzata e stimolata intellettualmente, e la rottura di coglioni che questo comporta, con annessa bramosia di essere una donna con meno pensieri. Che quelli si sa, i pensieri, sono sempre superflui.

La festa di Maria

Che poi una se vuole essere onesta con se stessa e non fare la dura e pura ad ogni costo, certe cose le deve pure ammettere. Io la televisione non la guardo, generalmente è un oggetto su me soporifero; sono inoltre tendenzialmente ostile al potere che essa ha sulla mente della gente.
Tuttavia.
Una sera ho visto un paio di scarpe bellissime in televisione. Ma così belle che quando le ho trovate nel negozio, che erano pure in saldo, io non ho resistito. Quindi mi sono fatta abbindolare dal potere della tv. E devo ammetterlo. La cosa che mi brucia di più ammettere e che però non posso tacere, è che queste scarpe qua le indossava Maria De Filippi.

Se la vita è solo un volo che passa e va

Quindi i neutrini non sono più veloci della luce. Nuovi esperimenti degli scienziati hanno dimostrato che c'era stato uno sfalsamento nelle misurazioni. Praticamente la galleria fra Ginevra e il Gran Sasso, di gelminiana memoria, era truccata.

Beati i professori

Io: -Domani abbiamo un'ora in più perché manca la prof. ***
Tutti: -Noooo Siiii Ahhhhhhh
Ragazzino: -Cosa facciamo?
Io: -Portate il libro di letteratura
Ragazzino: - Perché non guardiamo un film?
Io: -Allora portate le patatine
Tutti: -Le porto io, le porto io, anch'io
Davanti alla schiacciante realtà del fatto che non capiscono le battute, mi chiedo se è perché si fidano totalmente di quello che dico tanto da non immaginare che possa prenderli per il culo, oppure se sono totalmente imbecilli.

sabato 18 febbraio 2012

Culo dritto cosa vuoi che ti dica

- Cambieresti il tuo cervello col culo di Belen? Quello col tempo si affloscia
- Certo che no. Che poi in realtà gli uomini non guardano mica solo le forme; e comunque io non vado dietro all'apparenza
[Proprio tutto no, ma se si potesse scambiarne solo un pochetto...molto volentieri]

venerdì 17 febbraio 2012

E allora mambo

Finalmente è venerdì. E mi aspetta un fine settimana tutto al femminile con le mie amichette lupe. Perché il primo pensiero appena uscita da scuola è stato la quantità di vino presente in casa?

Dalla parte di Spessotto

-Prof, hanno ciulato le figurine a Scriccio
Se si richiede da me un intervento educativo, datemi prima il tempo di capire di cosa stiamo parlando

sabato 11 febbraio 2012

Ed io ci metto l'esperienza come su un albero di Natale

Ho passato quasi trent'anni ad ascoltare canzoni sui cuori spezzati, e questo mi ha aiutato? 
No, mi ha fregato.
Così, forse, quando prima sostenevo che ascoltare troppi dischi può rovinare la vita, non avevo tutti i torti [...]
Sembra quasi che se metti la musica (e i libri, probabilmente, e i film, e il teatro, e qualsiasi cosa procuri emozione) al primo posto, non riuscirai mai a chiarire la tua vita amorosa, e non arriverai mai a considerarla come un prodotto finito. Ci troverai sempre qualcosa da ridire, starai sempre in subbuglio, e continuerai a criticare e a cercare di dipanare la matassa finché non va tutto a rotoli e devi ricominciare daccapo.
Forse noi viviamo troppo protesi verso un apice, dico noi che assorbiamo emozioni da mattina a sera, e di conseguenza non riusciamo mai a sentirci semplicemente contenti: noi dobbiamo essere o disperati o al settimo cielo, e questi sono stati d'animo difficili da raggiungere in una relazione stabile e solida.

Nick Hornby, Alta fedeltà 

Vengo dopo il tiggì per star vicino a tì

A me la televisione mi annoia. Ma parecchio. Adesso che sono dieci giorni in cui dice sempre che nevica e fa freddo, mi ha disintegrato le palle. 
Oggi, però, mi sono divertita. Guardando un telegiornale. C'era un ospite, un colonnello di quelli vestiti con medaglie e lustrini attaccati alla giacca che ti fanno le previsioni del tempo. Naturalmente anche lui era lì per dire che nevica e fa freddo. Ma io mi sono divertita.
Intanto perché questo colonnello si chiamava Mocio.
E già solo qui ho iniziato a ridere senza ritegno. Mocio. Che credibilità può avere uno che mentalmente immagini attaccato a un palo a pulire pavimenti?
Il colonnello Mocio, però, di credibilità se ne sentiva parecchio. Soprattutto quando ha detto che le attuali condizioni climatiche sono, cito, più rare che uniche.
Ecco, io oggi guardando la televisione mi sono divertita.

E adesso spogliati come sai fare tu

Per me le mutandine delle donne furono una delusione terribile, quando cominciai la mia carriera di convivente. Non mi sono mai veramente ripreso dallo shock di scoprire che le donne fanno esattamente quello che facciamo noi: tengono il paio migliore di slip per la sera in cui sanno che andranno a letto con qualcuno. Quando vivi con una donna, compaiono improvvisamente questi scarti dei grandi magazzini, scoloriti, sbrindellati e rimpiccioliti, stesi sui termosifoni di tutta casa; e i sogni lascivi che facevi da ragazzino, pregustando la maturità come l'epoca in cui saresti stato circondato da conturbante biancheria femminile per omnia saecula saeculorum... vanno in cenere.

Nick Hornby, Alta Fedeltà

domenica 5 febbraio 2012

I complimenti del playboy ma non li sentiamo più

Ma come fanno certi uomini a ripetere sempre gli stessi errori?

Mi ci vorrebbe il coraggio di dare una voce

Per molto tempo Tengo aveva aperto la mano sinistra e l'aveva guardata. "Una bambina di dieci anni ha stretto questa mano e ha cambiato con forza qualcosa dentro me", pensava. Come fosse potuto succedere, non sapeva spiegarselo razionalmente. Ma in quel momento loro due si erano capiti e accettati a vicenda in modo naturale. In tutto e per tutto, quasi per miracolo. Una cosa del genere non succede molte volte nella vita. Anzi, ad alcuni non capita mai [...] Nel frattempo si era limitato a conservare dentro sé l'immagine di quella bambina.

Aomame disse:
- Noi due, molto tempo fa, avremmo dovuto tirare fuori il coraggio e cercarci a vicenda. Se l'avessimo fatto, avremmo potuto evitare di ritrovarci in quest'anno 1Q84.
- In teoria sì, - disse l'uomo. - Ma nell'anno 1984 lei non avrebbe nemmeno formulato un pensiero del genere. Causa ed effetto sono legati in modo contorto. Per quanti mondi si possano accumulare, il loro legame rimarrà sempre intricato.

Murakami Haruki, 1Q84

giovedì 2 febbraio 2012

Ma sei, sei come la neve sei

Ti accorgi di essere terrona quando nevica. E per te neve coincide assolutamente con blocco delle attività e reclusione in casa. Ti accorgi di essere terrona quando chiami le colleghe per chiedere se il giorno dopo bisogna andare a scuola e quelle ti rispondono: certo, perché no?

Archivio blog