martedì 25 settembre 2012

Resta la musica

C'è questa pubblicità, alla tivvù, che si vede uno che suona il piano. Sottofondo di assolo, ovviamente. Che una come me interrompe bruscamente qualunque attività per vedere che succede. Insomma. Lui suona, col capello lungo e disordinato che segue la melodia creata dalle sue mani; un po' artefatto, la verità. Ma ad effetto. Nello spot, poi, si vede un bimbetto che non ho capito esattamente se trattarsi del suddetto piansita da piccolo o di un altro, ma insomma c'è sta creatura che sogna di essere un piansita e deve fare gli esercizi per imparare. Tipo quella roba delle scale con la pallina sotto le mani. Ma lui, il pargolo, ha un'espressione tenace di chi è pronto ad affrontare qualsiasi sacrificio pur di essere in un teatro col suo pianoforte.
Poi, a un certo punto senza apparente logica, si vede una macchina. Una bmw. E la voce che dice: il prezzo dell'unicità è cambiato.
Io magari mi sbaglio, ma mi sembra di aver capito che invece di studiare la musica tu ti compri la macchina e sei unico. Io glielo voglio dire al signor bmw: a parte che c'ho il fidanzato che lavora alla concorrenza quindi la macchina tua non me la compro, ma poi dopo questa pubblicità che ti sei inventato per me puoi anche darti fuoco.

3 commenti:

  1. Se venissero analizzate tutte le pubblicità che passano in tv, ci sarebbe tanto da dire sulla loro "diseducatività" e sulla loro ingannevolezza. Non so se ti è capitato di vedere quella nella quale c'è un personaggio pubblico che chiede "qual'è la capitale d'Italai, Roma o Milano?" e poi ti invita a mandare un sms (il costo è circa 25 euro mensile, però) facendoti credere (in modo alquanto ingannevole) che potrai vincere un Ipad o altre cose simili... Bèh, considerato che tanti ragazzini e bambini sono muniti di cellulare magari con sim intestata ai genitori e che potrebbero mandare l'sms con la risposta esatta, questa pubblicità dovrebbe essere il passaporto per le patrie galere per chi le trasmette (in orari che dovrebbero essere di fascia protetta) e per chi le commissiona perchè lo fanno con la consapevolezza di quello che stanno facendo e producendo.

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  2. Ne ho appena sentita un'altra; Alessandro si diverte a smontare il divano e a spericolarsi...
    Eccetera.
    Però era una tv privata.

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  3. La Tv mette in onda, tra pubblicità e programmi, quello che -purtroppo- rappresenta la massa. Siamo messi proprio male...

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