giovedì 29 novembre 2012

Convinti che fosse un gioco a cui avremo giocato poco, provate pure a credervi assolti, siete lo stesso coinvolti

Altro pensiero ricorrente di queste settimane è il concorso a cattedra.
Non vorrei parlare neanche del concorso a cattedra.
Ma poi chissà, potrei cambiare idea.
Chiariamo una cosa. Credo che sia una cagata, e pertanto non mi sono iscritta. Punto e basta.
Se mi fossi iscritta avrei avuto le stesse possibilità e le medesime condizioni di vittoria che si hanno con un gratta e vinci.
Da quando c'è il concorso, infatti, io sto comprando i gratta e vinci. Così, tanto per uniformarmi alla massa dei miei illustri colleghi che si affannano con le simulazioni delle prove preselettive. E magari hanno fatto anche il ricorso contro il concorso.
Ecco. Io prendo la monetina e cerco di vincere così. Mi sento più coerente con me stessa.

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