martedì 10 agosto 2010

Il cambiamento, caro mio, è la chiave del desiderio

Noi siamo tutti chiamati a lasciare la nostra casa, sentiamo il richiamo del mare aperto, il richiamo delle profondità, la voce dello straniero che ci abita, il bisogno di lasciare la nostra terra natale, perché spesso non è abbastanza ricca, abbastanza amorevole, abbastanza generosa per tenerci accanto a sé.
Allora noi partiamo, remiamo sui mari fino a che non si spegne anche la più piccola luce che un essere vivente porti, qui o altrove, che sia un uomo buono o uno sbandato posseduto dal Male; e noi seguiremo quest'ultima luce, così piccola, così flebile, perché forse è da lì che scaturirà la bellezza, quella che metterà fine al dolore del mondo.

Thar Ben Jelloun, Partire

lunedì 9 agosto 2010

Amarsi un po'

Ci sono volte in cui mi sento una minchia.

domenica 8 agosto 2010

L'amore conta gli anni a chi non è mai stato pronto

Troppe volte ci hanno detto che l'amore è contro Dio.
E quando poi vogliono insegnarci che Dio è Amore, perché dovremmo crederci?
Se Dio é Amore, ogni amore viene da Dio e nessun amore può essere contro di Lui.

Strada facendo vedrai

Allora, mettiamola così.
L'amore di certe persone, nella mia vita, è una sicurezza. Lo so che ci sono alcune presenze sulle quali posso contare sempre.
Però io amo le tenerezze. Mi fanno bene al cuore. E non trovo bello che i giorni passino senza avere contatti, con queste persone importanti.
Insisto. Se diamo per scontate le cose belle, nella vita, che cosa ci resta da nutrire e accudire?
Non lasciatevi inaridire dalle quotidianità. E' talmente bello alzare il telefono e sentire la voce calda e la risata squillante dei tuoi amici. Non lasciatevi assorbire dallo scorrere frenetico delle giornate, tanto da non trovare il tempo di percorrere quei pochi chilometri che vi separano da chi amate.
Lasciatevi sedurre dal suono dolce della frase: ti voglio bene.

sabato 7 agosto 2010

Prendo la rincorsa, le braccia al cielo. Volo via

Ci sono luoghi e contesti in cui tutto sembra difficile. Qualunque idea, ogni proposta, tutto ciò che accade normalmente altrove, in quei luoghi sembra una conquista da strappare.
E un sottile sguardo di disapprovazione ti si posa addosso. C'è sempre qualcuno che ti guarda come se tu disturbassi, col tuo chiedere, o dire, o pensare fuori dalle righe.
Sono quei luoghi da cui puoi solo andare via.

Sarà per questo che non distingui più la regola dall'eccezione

I bambini litigano per una pietra. E' il sasso più bello, bianco e splendente. Loro urlano, piangono. Sono disposti a picchiarsi per avere qul sasso.
Ma al spiaggia è piena di sassi. Perfettamente identici a quello.
I grandi, in fondo, si comportano allo stesso modo.

Tu rinnina che vai lu maru maru

Ora si sa che i paesaggi naturali migliori sono quelli incontaminati. Il mare, per esmpio. Tanto più l'acqua è limpida, quanto la costa intorno è libera da interventi umani.
Tipo case, alberghi. Negozi, locali. Insomma, se non c'è tutto quel cemento che attira le persone, la natura è più bella.
E io mi sto facendo le vacanze in un posto dove il mare è talmente bello e incontaminato, che stasera per le vie del paese ci sarà una corsa di ciucci.
Asini.
Tipo palio di Siena, dicono loro.

venerdì 6 agosto 2010

Assolo

Io non farò più qualcosa che non mi piace per compiare qualcuno che amo.
L'ho fatto troppo spesso. E sono diventata ovvia e scontata.
Da oggi, si vende a prezzo pieno.

Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone

Poi ci sono dei momenti in cui ti manca, quello che hai perso.

Come una cosa viva lanciata a bomba contro l'ingiustizia

Ho un amico che sta lottando contro la corruzione della nostra città. Lo fa con coraggio, competenza, determinazione. Lo fa con l'arma più universale e imbattibile: la parola.
A lui tutto il mio appoggio e la mia stima.
Perché sono quelli come lui che danno ancora speranza alla mia lacerata terra.

giovedì 5 agosto 2010

Un puntino bianco in mezzo a tutto il blu

E la vita che scivola via come sabbia del mare risucchiata dalle onde.

E non avrò paura se non sarò bella come dici tu

Ora l'eleganza è un fatto innato, io credo. Ci sono persone che possiedono un proprio stile posato addosso come una seconda pelle, che qualunque cosa facciano o qualsiasi tipo di vestito indossino, sono eleganti. Di contro, se questa patina naturale tu non ce l'hai, sei un po' penalizzato. E può capitare che ti comperi gli abiti più costosi, ma elegante non sei. Ecco.
Le mode, poi, sono un altro discorso. Essere di moda, a mio parere, non coincide con l'essere eleganti. Anzi. Prendete le mode dei primi anni Novanta, ad esempio. Roba che ci potevi anche stare male per quanto erano brutte le giacche con le spalline da rugby, o i capelli cotonati col ciuffo rotondo che ti copriva gli occhi. E i gioielli di oro giallo, come tocco prezioso.
La moda di oggi si è notevolmente "ridotta". Gonne che dopo averle indossate ti sorge il dubbio di essertele invece scordate nel cassetto. Maglie micro con scollature enormi. E scarpe grandi. Grandi i tacchi, grandi le zeppe, grandi le stringhe che salgono sulla caviglia. Sempre a parere mio, l'effetto complessivo risulta tipo you porn. O almeno così credevo fino a ieri.
Quando sulla strada calabra famosa per la massiccia presenza delle signorine del piacere, ho visto questa ragazza qua con una deliziosa gonna bianca, corta ma non troppo; un top nero che io l'abbinamento bianco-nero lo trovo molto di classe. E delle scarpe a sandalo col tacco alto quanto bastava a rendere la gamba slanciata.
Poco più avanti, una sua collega indossava un abito a bretella marrone e bianco, scollatura morbida e sandalo con la zeppa di sughero perfettamente in tono coi colori del vestito.
Che poi, dopo essere arrivata lì dove dovevo andare, camminando camminando, all'ingresso del negozio c'erano due che parlavano. E una diceva all'altra: penso di mettermi il pantalone stretto con i sandali alla schiava.
Non esistono più le mezze stagioni.

mercoledì 4 agosto 2010

Si potrebbe andare tutti quanto allo zoo comunale

"Io sto andando lì" è diverso da "vuoi venire?".
O almeno, per me lo è.

Sapore di mare, sapore di sale

Sulla spiaggia c'è sempre una doccia. All'incirca. Intendo un tubo sollevato dal quale esce un getto d'acqua dolce. Se vai in un lido attrezzato, la doccia funziona solo se dentro ci inserisci un gettone, e in genere puoi scegliere la temperatura dell'acqua. Se sei sulla spiaggia libera, l'acqua non è stata ancora privatizzata ma devi accontentarti della temperatura naturale.
Io non mi bagno mai di acqua dolce, perché mi piace troppo avere il profumo del mare sulla pelle.
Alle volte ci sono delle persone che, al contrario di me, ci tengono molto a farsi la doccia sulla spiaggia.
Dialogo fra mamma e bambino, sotto un ombrellone accanto a me.
- Preparati, dobbiamo andare via - dice lei, raccogliendo i giochi sparsi ovunque.
- Nooooo - urla lui, da un punto lontano.
- Muoviti, non mi fare spazientire -
- ... - conitnua a giocare.
- E vai a farti la doccia -
- Nooooo - il piccolo non ha un vocabolario molto variato.
- Ti accompagna tuo padre a farti la doccia - decreta la madre, col piglio imperioso di un generale di guerra. Il povero padre in questione si avvia mestamente alla doccia.
- No, io non me la voglio fare la doccia - obietta il bambino.
- E invece te la fai -
- Nooooo -
- Ma se c'è qui la doccia, non vedo perché poi devi fartela a casa -
Voce fuori campo: forse perché poi, a casa, c'è anche il sapone?

martedì 3 agosto 2010

Ci sono topi tutto in giro, topi tutto intorno

Se dentro casa mia scopro un'invasione di topi, non serve che io dica: non ne sapevo niente. Devo innanzitutto pulire, mettere delle trappole per topi, insomma rimediare all'invasione. Non è un topino isolato che ho visto sgusciare. Se c'è pieno di topi, bisogna almeno comperare un gatto.
Se poi la gente per strada va discorrendo dei topi che c'erano in casa mia, perché prendermela con la gente? Ok, io non lo sapevo che stavano entrando i topi. Ma ci sono entrati.
Non posso dare una festa di gala, la sera stessa, nella terrazza di casa mia.
Se lo faccio, e gli invitati partecipano, è quantomeno lecito dubitare degli invitati. Che evidentemente non hanno schifo dei topi. Magari sono contenti di fare una festa immersi nel lercio. Forse ci verranno pure travestiti da ratti. Chissà.

Lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo non siamo non siamo

Poi un giorno incontri un cigno. Ed è come fare entrare aria fresca in una stanza che è rimasta chiusa per troppo tempo.

lunedì 2 agosto 2010

Andrei a piedi certamente a Bologna

...per vedere le persone che amo. Per un abbraccio, una notte da passare assieme a raccontarci come stiamo vivendo. Per sentire un concerto di muisca che amiamo.
Lo faccio senza riserve, a piedi nudi.
E la strada ferisce, a volte.
Altre volte mi chiedo cosa succederebbe se io mi fermassi. Quanti verrebbero verso di me.
Non credo sarebbero molti.

A parlarle non riesco, le scriverò dei versi

A me non piace molto quando i sentimenti vengono raccontati tipo sul feisbuc, che li leggono centinaia di persone. E li leggono completamente decontestualizzati, i sentimenti.
Che se tu sei un mio amico normale, io farò la persona discreta e non mi farò troppe domande.
Ma se tu sei uno che ho amato, o uno che mi piace, io non riesco a leggere indifferente. E allora si creano delle situazioni incresciose, che quando si scrivevano solo lettere d'amore secondo me era meglio.

Quel posto che non c'è

Quando sei fatto di mare, il mare ti chiama. Non puoi allontanarti molto, perché è come se ti mancasse l'ossigeno. Un elemento fondamentale di te.
E lo segui, il mare. Anche quando non riesci a vederlo. Anche quando sembra lontano. Avanzi sospinto dal profumo della luna sulle onde.
E poi cammini, a piedi nudi, in quel "non luogo" dove le parole diventano cariche di emozioni e superflue. Perché sai che potresti restartene in silenzio col cuore pieno.

domenica 1 agosto 2010

Domenica d'agosto che caldo fa

Agosto è il mese più brutto dell'anno.