lunedì 20 giugno 2011

La costruzione di un amore mescola il sangue col sudore

Io è un periodo che sono fortunata. Un momento in cui le cose sembra si stiano rimettendo al posto giusto. E sono felice. Ragion per cui non voglio lamentarmi. Anzi, a pensarci bene mentre accadeva mi è parso così insignificante da poterlo tranquillamente trascurare. Ma è comunque successo. Che ieri pomeriggio, proprio nel momento in cui si doveva svuotare l'appartamento e portare giù gli scatoloni con tutta la roba che c'era in casa, proprio allora si sia bloccato l'ascensore. E non abbia ripreso a funzionare per tutto il tempo che è durato il trasloco. No, non voglio lamentarmi.

Vivo, morto o X

Forse non molti lo conoscono. Si chiama Roberto Ricci, è il Responsabile dell'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione. Detto in altre parole, è quel tizio che manda nelle scuole italiane i test del cosiddetto INVALSI.
Che io la posso pure condividere l'idea di un test inviato a tutte le scuole d'Italia come valutazione. Ma vorrei dire al signor Roberto Ricci che deve, deve per forza esserci un modo più agevole e chiaro di istituire questi test nazionali. Tutto sommato l'idea di base è di fare le domande con le crocette per la risposta esatta. Che è una cosa semplice. All'origine.

giovedì 16 giugno 2011

Dov'è, dov'è? Dicono che ha un brutto carattere

Che cosa spinge una zanzara a scegliere la parte del corpo da pizzicare?

I migliori anni della nostra vita

"La ricorderemo sempre come una persona eccezionale che ama fare il suo lavoro al meglio e che non perde mai la speranza di insegnare molte cose importanti a persone alle quali nessuna insegnante aveva avuto mai la pazienza e il modo in cui fargliele capire [...] Con la sua dolcezza e il suo spiccante sorriso ci ha insegnato che studiare non serve per prendere bei voti e tornare a casa col cuore felice, ma serve a garantire un futuro all'altezza dei nostri sogni"
dalla Lettera d'Addio che mi hanno scritto gli alunni. 

mercoledì 15 giugno 2011

E' per Te che a volte piove a giugno. E' per te ogni cosa che c'è ninna na ninnaè

Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire

Gli occhi lucidi della mamma di C. che mi ha detto quanto sarà difficile per suo figlio accettare l'insegnante del prossimo anno. Le sue mani che mi hanno stretta con discrezione per ribadire quanto sia stata importante per loro. Mi hanno dato la misura della meraviglia di questo lavoro.

Vele ancora tese, bandiera genovese

Se penso di dover vivere sempre in uno stesso posto, in liena di massima mi sento costretta. Avere nuovi orizzonti, ascoltare la musica di accenti diversi, mi ha fatto sentire viva.
Poi però, alla vigilia delle partenze, quando gli oggetti restano in disordine per casa tanto fra poco dovranno andare nei pacchi verso nuove mura, io la nostalgia la sento. Che è proprio quando inizio veramente a sentirmi a casa, che bisogna andar via. Quando ho trovato il fruttivendolo che mi soddisfa di più, quando ho imparato gli orari delle messe, quando al supermercato so a quale cassa dirigermi perché la signora è troppo lenta mentre quell'altra è simpatica. Quando ho imparato i colori di tutte le stagioni sul cielo di un posto. E' allora che bisogna andar via.
Non ho ancora imparato a gestire i distacchi, però. Tendo a fuggire. A chiudermi  alle spalle la porta della casa che lascio e andar via quasi senza salutare. Questa volta sono stati loro a volermi salutare. Gli alunni. La vivace allegria dei ragazzi. E io, che non ho potuto rifiutarmi, sto piangendo come una femmina della più melensa commedia americana. 
E se la prossima meta fosse quella definitiva?

martedì 14 giugno 2011

Avrei la forza di guidare sotto questa notte, sotto queste stelle per tutte le strade, per l'eternità

Coloro che, vittime di chilometri di code sulla Salerno-Reggio Calabria, denigrano tale strada dai lavori infiniti, dovrebbero sapere e/o ricordare nelle loro rimostranze che la suddetta (o sedicente) autostrada termina senza preavviso all'interno della città di Reggio Calabria. Per cui tu stai percorrendo un'autostrada che ad un certo punto diventa un corso. Entra nelle case. Ci sono i negozi ai lati. Tutto senza sufficiente preavviso. Sono cose brutte.

L'estate che avanza, dammi una vespa e ti porto in vacanza

I miei amichetti hanno fatto un giro in moto: Calabria coast to coast. Hanno visto paesaggi mozzafiato, acque cristalline e colori da paradiso terrestre. 
Ma.
Il proprietario del B&B che avevano prenotato, alla richiesta della presenza di un garage in cui lasciare le moto per la notte, ha risposto invitandoli a portarsi un blocco di cemento. In moto. Dall'altra costa. Non si è capito esattamente il motivo che ha generato tale richiesta; quello che si è capito, però, è come mai la gente scelga di fare le vacanze a Rimini, anche se l'acqua del mare è marrone.

lunedì 13 giugno 2011

Cerco l'estate tutto l'anno e all'improvviso eccola qua

Domenica 12 giugno, ore 12.30, lungomare del mio paesello calabro.
Noi: Buongiorno.
Ragazza affaccendata dietro al bancone del bar: Buongiorno.
Noi: Potremmo avere una birra?
Lei: Eh...non è in frigo. Non siamo ancora aperti. Ci stiamo preparando. Apriamo domani.

Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà

"...lo sviluppo delle energie rinnovabili, che io credo sia assolutamente importante, anche per quanto riguarda l'Italia che probabilmente, a seguito di una decisione che il Popolo Italiano sta prendendo in queste ore, noi dovremo dire addio alla opzione delle centrali nucleari": Silvio Berlusconi

Viva l'Italia, l'Italia tutta intera

L'Italia s'è desta! Perché prima di discutere sui singoli quesiti referendari, è del referendum che bisogna discutere. Quella cosa che fa la democrazia. Ok, i politici li scegliamo noi; ma se loro fanno qualcosa che a noi non piace, c'è la possibilità di andare nelle cabine elettorali e gridare un sonoro: andate a fare in culo. E questa è democrazia.
Oggi l'Italia ha raggiunto il quorum. Abbiamo dimostrato che noi vogliamo dire la nostra. E questa è la vittoria più grande. Perché quelli che ci hanno detto di non andare a votare, ci vogliono servi. Avrebbero dovuto dire: andate a votare NO. Invece hanno offeso la nostra dignità di cittadini dando per scontato che loro possono toglierci i diritti democratici solo perché fanno leggi che a noi (eventualmente) piacciono. No, caro Presidente. Se i tuoi sostenitori vogliono sostenerti, devono andare alle urne, godere del loro diritto ad esprimere ufficialmente il proprio parere, e dirlo, che loro le leggi che hai fatto tu non le vogliono abrogare. Ma se tu gli dici di andare al mare, invece, è come se dicessi: tanto siete inutili, che qui si fa tutto noi.
Bene, la gente ha saputo far valere il proprio diritto all'espressione elettorale.
Ora, considerando che i telegiornali più seguiti hanno addirittura fornito date confuse, io credo che il quorum si sia raggiunto anche per merito del feisbuc. C'è stata una sensibilizzazione a tappeto, pervasiva e capillare. Ecco. Non dite che serve solo a sapere i cazzi degli altri. Perché non è vero. I tempi cambiano, e il pensiero trova sempre nuovi mezzi per esprimersi. Grazie a Dio.

giovedì 9 giugno 2011

E intanto due poliziotti fanno finta di non vedere

Il Consiglio dei Ministri ha sciolto il mio Comune di residenza per infiltrazioni mafiose. Quando riuscirò ad articolare pensieri proverò ad esprimerli.

martedì 7 giugno 2011

Tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore

Ho imparato che non fa differenza da che parte di una cattedra tu stia seduto. La precisione scientifica con cui sai quanto manca alla chiusura, e la lentezza esasperata con cui trascorrono gli ultimi giorni di scuola, non cambiano.

lunedì 6 giugno 2011

Forse sarebbe più bello tacere

Un asfittico e freddo formalismo, dopo aver provato a trasformare in amicizia tutto l'amore respirato. Il tempo passa. Ma non sempre è favorevole.

E stiamo qui in una stanza in affitto, un letto un bagno una cucina

Adesso c'è questa necessità delle referenze, anche per prenderti in affitto una casa. Cioé, di tutti i potenziali locatari di un appartamento, il padrone non lo cede mica al primo arrivato. No. Si riserva il diritto di vedere i richiedenti per vagliarne le referenze.
Il mio pensiero inevitabilmente corre a tutte le signorine dei bunga bunga e delle feste con i papponi; quelle lì c'hanno degli appartamenti bellissimi nelle migliori città d'Italia. Che tipo di referenze si debbano quindi possedere per prendere in affitto una casa che ti piace, ho paura di dedurlo.

Ma se io avessi previsto tutto questo, dati cause e pretesto

Pare che il primo Giugno, data di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione in graduatoria, le poste italiane siano andate in tilt. Io sono una che va in ansia, e la mia domanda l'avevo già presentata qualche giorno prima. Ma se malauguratamente mi fossi trovata a patire la sorte di quegli insegnanti precari che sono rimasti con le domande in mano perché le poste erano in tilt, io non lo so che fine avrei fatto. Non bella, immagino.

Sono le venti e dieci si, noi siamo quelli che guardano ancora imperterriti il telegiornale

Dopo aver passato 9 (nove) ore in automobile, perché c'è l'esodo, il rientro, e perché c'è la strada che fa cagare, sentirsi ripetere da più parti che sarebbe stato opportuno partire prima, o dopo, non è affatto bello.

martedì 31 maggio 2011

Una su un milione

Lui è la mia casa, citazione da un'amica che lei lo sa.

E un figlio ama sempre un padre ma lo fa mentre lo giudica e quasi mai perdona

Se non rimani orfano troppo presto, se sei invece strettamente legato ai genitori per tredici, quattordici o quindici anni, ti si sviluppa il cazzo, perdi la verginità, cerchi la tua indipendenza e, se quella dove vivi non è una famiglia disastrata, al momento giusto i tuoi ti lasciano andare, perché sei pronto a cominciare a essere un uomo, pronto, cioè, a scegliere nuove fedeltà e nuove affiliazioni, pronto a scegliere i genitori della tua maggiore età, i genitori scelti che, poiché non ti si chiede di colmarli del tuo amore, amerai o non amerai, come ti aggrada.
Come si scelgono, questi genitori? Per una serie di casi fortuiti e con grande forza di volontà. Come arrivano a conoscerti? E tu, come arrivi a incontrare loro? Chi sono? Com'è, questa genealogia non genetica? Nel mio caso erano uomini dai quali avevo deciso di imparare il mestiere [...]
Per me erano tutti, a modo loro, figure straordinarie, personaggi con i quali misurarsi, mentori che incarnavano o abbracciavano idee valide e che m'insegnarono per primi a orientarmi nel mondo e nelle sue pretese, i genitori adottivi che, ciascuno al suo momento, dovevano poi essere scartati insieme alla loro eredità, dovevano sparire, cedendo il passo  a quella condizione  di orfano totale che è l'età virile. Quando sei dentro a questa storia tutto solo.
Philip Roth, Ho sposato un comunista