lunedì 31 agosto 2009

Nord e Sud

La nuova moda adesso è il razzismo. Si, certo: non si usa mica questa brutta parola arcaica da intellettuali obsoleti ostili al progresso. Ci sono altri modi per dirlo, ma cosa volete. Io ci sono affezionata alle vecchie parole. Mi riportano il profumo dei libri che leggevo da bambina.

Razzismo, dicevamo. Che chi è diverso da noi in realtà è peggio, preferibile tenerlo a distanza. Per esempio, se uno parla un dialetto che tu proprio non capisci, quello si vede subito che è un barbaro. Lo dicevano addirittura gli antichi romani! E allora io quando me ne sto sdraiata davanti al mio mare, che non è mica un mare qualunque, no, è il mar Jonio. Quando sto lì a respirare l'azzurro limpidissimo che sembra vetro sul fondale di sabbia e conchiglie, non mi piace sentire quei barbari che parlano una cantilena appiccicosa come marmellata e stanno proprio lì, all'ombrellone accanto. Che se riesco a capire cosa stanno dicendo (ma ce ne vuole, io il barbaro non lo parlo!) si lamentano di tutto ciò che non funziona bene nella nostra ionica Calabria.

E io non glielo dico direttamente, perchè preferisco non parlare con quelli troppo diversi da me. Però lo penso. Se non vi piace, tornatevene al vostro mare grigio e torbido. Dove non c'è nemmeno il cielo, coperto dallo smog e dalla nebbia e dall'umidità. Ecco.

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