domenica 8 maggio 2011

E per quelli che l'ebbero odiato nel Getzemani pianse l'addio

La domenica che precede la Pasqua si chiama Domenica delle Palme. I cristiani ricordano come la folla sia brava a voltare la faccia, quindi l'insegnamento è che non bisogna mai fidarsi della maggioranza. Questi qua, quando Gesù Cristo è arrivato a Gerusalemme, l'hanno osannato come re: drappi, urla, applausi, rami di palme agitati al vento. Gli stessi, dopo manco una settimana, lì a gridare che bisognava ucciderlo; non solo, metterlo in croce. Insomma, le abitudini non sono molto cambiate da allora. 
Ora la Domenica delle Palme si va in chiesa a sventolare i ramoscelli benedetti. Il fedele può portarselo da casa, un rametto, oppure riceverlo all'ingresso della celebrazione. In questo secondo caso è probabile che i devoti addetti alla distribuzione del necessario fogliame chiedano anche un'offerta. Così, per la vigna del Signore.
Anche se tu sei uno di quelli che ci pensa due volte prima di lasciare i soldi per le elemosine, sicuramente non puoi rifiutarti in un contesto simile. E allora prima di ricevere il ramoscello con cui andrai a simboleggiare la folla voltagabbana, apri il tuo portafogli. Ti può accadere un incidente diplomatico del tipo che ti ritrovi solo una moneta da due euro; oltre a banconote. A meno che la tua voglia di carità non sia spavalda, cinque euro per due foglioline di ulivo ti sembreranno indiscutibili, ma anche due, in fondo. Se prendi un rametto piccolo, cinquanta  centesimi sembrerebbe il prezzo onesto; tant'è che potresti anche lasciare una moneta al parcheggiatore al  quale prima avevi solo sorriso. Che due euro sono cinque mila lire del vecchio conio: io da ragazzina ci mangiavo la pizza margherita in pizzeria, con la coca cola. E se anche tu sei uno di quelli che conferisce tale valore alla cinque euro, la Domenica delle Palme ti può quindi capitare di trovarti in un simile frangente.
Senza dare troppo nell'occhio, allora, potresti pensare di lasciare cadere la moneta da due euro nel cestino delle offerte e poi, mentre la pia donna ti consegna il tuo ramoscello, tu, sempre senza dare nell'occhio, potrai provare a prenderti il resto. Se hai pensato di fare questo, ti posso garantire che la tua attenzione nel prenderti il denaro che ti spetta sarà distolta dalla sottile ma pervasiva sensazione che tutti ti stiano guardando. Quindi, per disbrigare l'operazione finanziaria nel minor tempo possibile, afferrerai una moneta di due colori e la più grande moneta gialla senza perdere troppo tempo a rovistare nel cestello. Poi, augurando la buona pasqua ai distributori di palme, ti allontanerai. Con un certo senso di scampato pericolo e di giustizia. Che due euro, per due foglie di ulivo, a te sembrano davvero troppe. Una pizza margherita mangiata in pizzeria; magari senza coca cola, ma vuoi mettere?
Orbene, se hai mai pensato di trovarti in una circostanza simile, sappi che potresti poi scoprire di avere nel portamonete non un euro e cinquanta, come preventivato, ma ben due euro e cinquanta: che nella rapidità con cui hai cercato di espletare l'operazione potresti aver confuso la moneta da un euro con quella da due. 
Se dovesse capitarti una cosa simile, in pratica avrai rubato in chiesa la Domenica delle Palme. E ti sentirai incredibilmente simile a quell'Iscariota lì dei trenta denari sonananti. Per lenire il senso di colpa potresti lasciare tutto l'infame guadagno al parcheggiatore. Oppure andare ad impiccarti a un albero. Jesus Christ, Super Star.

Nessun commento:

Posta un commento