martedì 5 febbraio 2013

Vicin'o mmare facimm' ammore

Se c'è una cosa su cui proprio non posso criticare, è il sonno. Si sa, quando non suona la sveglia io potrei restare a dormire fino al giorno successivo. Quando il mio uomo viene a dormire dopo di me, sovente si verifica che io non me ne accorga; o tutt'al più che produca suoni indistinti ai quali, nella mia mente, corrisponde un Nondirmichedevogiàalzarmitiprego.
La mattina dei giorni lavorativi, essendo io un'insegnante e a dispetto di quanto si crede essendo questo un lavoro che ti costringe a fare tante cose difficili tra cui trovarti alle 7.50 ad acculturare una platea di ragazzini ancora dormienti, la mattina dei giorni lavorativi, dicevamo, io esco di casa che lui sta ancora sognando. Questa mattina, mi avvicino per dargli il solito bacio caldo e assonnato (lui, che io sono già lavata asciugata vestita e pronta). Non reagisce.
Gliene stampo sulla guancia una serie ripetuta e schioccante. Mugugna. 
Apre gli occhi esterefatto e mi guarda con un'espressione che diceva: e tu chi sei?
Io non lo so se l'ho mai guardato così, in circostanze ribaltate.
Se l'ho fatto me ne pento perché è davvero brutto che il tuo uomo, nel tuo letto, non ti riconosca.

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