lunedì 13 maggio 2013

Noi cerchiamo la bellezza ovunque

Fine. ZeroZeroZero si legge col fiato corto. Ma non è un libro cattivo. Uno pensa che parlando di narcotraffico sia qualcosa che mette paura. Invece no. Scrittura sempre elegante, precisa, svelta ma non veloce, semplice ma non banale. È un libro che ti insegna il mondo. Guadagni un'altra prospettiva.
Io, per esempio, adesso so che le navi cargo che sfilano, belle e lucenti alla sera, nella baia davanti alla mia finestra, dirette al porto di Vado potrebbero essere cariche di quintali di coca. So, ancora, che delle mafie italiane è la calabrese ad avere potere maggiore nel narcotraffico. So, in fine, che i soldi ricavati dalla vendita capillare della polvere bianca, essendo soldi in contanti, perché secondo la buona tradizione della mafia italiana questi traffici si fanno esclusivamente coi contanti, quei soldi, dicevo, hanno salvato numerose banche da quando è iniziata la crisi del 2008. 
ZeroZeroZero è un libro che ti dice la bellezza del mondo perché te la svela nella sua vera essenza. Ho guardato nell'abisso e sono diventato un mostro, dice. A me ha regalato tanta bellezza. Che non è quella del Vissero felici e contenti. La bellezza delle parole che dicono la verità.

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