mercoledì 15 maggio 2013

Un treno per l'America senza fermate

Io credo che i libri sono magici. Che parlino fra loro e con noi. Credo che non è il lettore a scegliere il libro ma il libro a scegliere il lettore perché ha qualcosa da dirgli proprio in quel preciso momento. E adesso ne ho le prove.
Perché mentre ero in aeroporto in attesa del cambio, con un po' di tempo vuoto davanti che passavo ad osservare visi e immaginare strade, su una sedia poco lontano da me l'ho visto. Abbandonato. Con la copertina rivolta verso il basso. Un libro.
Un libro che ho deciso dovessere essere mio prima ancora di aver visto cosa fosse. Avrei preso anche le ricette di Benedetta Parodi. Ma essendo i libri magici, mi sono avvicinata con la sacra convinzione che quel libro fosse lì solo per me.
Lo sollevo. Lo giro lentamente fra le mani. 
L'amore, il sesso e lo yoga. 
Dalle recensioni pare sia abbastanza banale; ma cosa importa. Trovare un libro che parla di yoga ha unito due delle mie più profonde passioni in un attimo solo, di pura casualità o di destino segnato. Chissa.
Inizio a leggerlo. 
Questa mattina, poi, i miei ragazzi dovevano fare il compito in classe. Tre ore di tema. A meno che non abbia altre verifiche da correggere, cosa che oggi non accadeva, porto con me un libro quando loro hanno da scrivere. Sinceramente il dubbio sull'opportunità di portare in classe un libro con la parola SESSO bella grande in copertina mi è venuto; ma poi mi son detta che, ahimé, agli alunni non è mai importato molto delle mie letture. Almeno non dei libri che ho portato loro in classe. Leggere lasciando con finta indifferenza la copertina posata sul tavolo non sarebbe stato difficile. Sicché loro scrivevano i temi e io leggevo le mie pagine. 
Quando si alza incuriosita la voce: Cosa legge, prof?
Non lo so se il mio volto immerso nelle yogiche letture li ha interessarti, o cosa. Spero vivamente nella prima ipotesi.
Un romanzo che parla di yoga, ho risposto. 
Chissà, magari il libro magico ne appassionerà almeno qualcuno alla lettura o alla pratica dell'ashtanga. Voglio sperare. L'ipotesi che siano stati incuriositi dalla loro prof che legge libri pornografici, non voglio neanche prenderla in considerazione.

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