Gli uomini credono di vivere dentro ad una corteccia antica di forza, e pensano che è necessario alla loro virilità rinchiudersi ad intervalli regolari dentro quella corteccia.
Le donne si dividono in due categorie. Quelle che non capiscono, o fanno finta di non capire; quelle che provano ad essere compensive.
Gli uomini dicono di amare e apprezzare chi sa comprenderli.
Ma a conti fatti scelgono le donne che invece non capiscono, o fanno finta di non capire. Io sono abbastanza intelligente da capire, e non sufficientemente scaltra da far finta di non aver capito. Cosicché finisce che a godere del trattamento migliore non sono io, generalmente. Però vorrebbero le donne come me, gli uomini. Si che le vorrebbero.
martedì 22 giugno 2010
lunedì 21 giugno 2010
E il cuore di simboli pieno
Alle volte cerchi un segno. Qualcosa di piccolo che aiuti il tuo cuore a capire che direzione prendere. E magari non trovi quello che cercavi. Ma altri simboli, e nuovi viaggi.
sabato 19 giugno 2010
Non starò più a cercare parole che non trovo per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
Le donne amorevoli e pazienti esistono solo nelle favole. O al massimo dentro i matrimoni. Io non sto nelle prime per circostanze, non sto nei secondi per scelta. La mia musica è stonata. E rabbiosa. Non sono più disposta a indossare abiti che mi stanno stretti.
venerdì 18 giugno 2010
Diz tu por mim, silencio
mercoledì 16 giugno 2010
Gli eroi son tutti giovani e belli
Da oggi infrango le regole. Più di quanto non abbia fatto finora. E non mi preoccupa più il non essere accettata da chi solo nelle regole vive. Chi mi ama mi segua, nel vento.
martedì 15 giugno 2010
Non ci siamo già visti da qualche parte?
Tempo fa scrissi di un ragazzo tanto bellino incontrato davanti al portone di casa proprio nel momento esatto in cui mi esibivo in un dettagliato turpiloquio da bettola. Bene, oggi l'ho rivisto il tipo. Ed è proprio bellino, eh! Solo che ci siamo incontrati mentre io tornavo dalla spiaggia, col sale addosso, i capelli senza forma precisa e vestita come una zingara da semaforo con bambino in braccio. Vacci a non credere, al destino
I come Incazzati
Che geniale, Minzolini. Oggi il Tg1 è stato proprio una perla di tecniche di comunicazione. Metà dei servizi, ovviamente, dedicati alla partita di calcio di ieri. E che vogliamo farci, agli Italiani questo interessa. Bravo direttore. Si è superato accostando l'euforia calcisitica dei tifosi nelle piazze a quella dei soldati nelle missioni. E allora questi due servizi, uno di seguito all'altro. Che sappiamo bene tutti come funzionano certe logiche di comunicazione.
Se io dico: tutte le donne tradiscono i mariti; e poi dico: ieri ho visto tua moglie. L'ascoltatore deduce che: ieri tua moglie ti ha tradito con me. Più o meno è questa la logica. Il passaggio taciuto viene lasciato alla ricostruzione dell'ascoltatore, dandogli indizi suffcienti a portarlo dove vogliamo.
Orbene, i due servizi del Tg1 nell'ordine sono stati i seguenti: gente che esalta l'Italia, sui gradini dello stadio sudafricano, con la faccia dipinta di biancorossoeverde. Bambini che baciano la maglia azzurra, vecchie con lo sguardo rivolto al cielo che dicono io amo l'Italia.
Servizio successivo. I soldati in missione di pace. Alcuni guardno la partita, e si prendono disperati la testa fra le mani al primo goal del Paraguy, per poi esultare in abbracci euforici al pareggio. Intervista: ce la faremo, vinceremo. Senza specificare troppo i soggetti della proposizione. Dopodicché, il servizio sui soldati si chiude con un'immagine di un gruppo di uomini in divisa, di cui si vede solo l'ombra stagliata nel buio di una notte stellata. E questi soldati qua che si allontanano coraggiosi verso un imprecisto orizzonte.
Bravo, direttore Minzolini.
Che la conclusione cui il telespettatore più o meno inconsapevolmente giunge è: tutti questi uomini con coraggio e passione lottano per difendere i colori dell'Italia.
Peccato che fare una guerra non sia esattamente la stessa cosa che andare a giocare una partita di pallone.
Se io dico: tutte le donne tradiscono i mariti; e poi dico: ieri ho visto tua moglie. L'ascoltatore deduce che: ieri tua moglie ti ha tradito con me. Più o meno è questa la logica. Il passaggio taciuto viene lasciato alla ricostruzione dell'ascoltatore, dandogli indizi suffcienti a portarlo dove vogliamo.
Orbene, i due servizi del Tg1 nell'ordine sono stati i seguenti: gente che esalta l'Italia, sui gradini dello stadio sudafricano, con la faccia dipinta di biancorossoeverde. Bambini che baciano la maglia azzurra, vecchie con lo sguardo rivolto al cielo che dicono io amo l'Italia.
Servizio successivo. I soldati in missione di pace. Alcuni guardno la partita, e si prendono disperati la testa fra le mani al primo goal del Paraguy, per poi esultare in abbracci euforici al pareggio. Intervista: ce la faremo, vinceremo. Senza specificare troppo i soggetti della proposizione. Dopodicché, il servizio sui soldati si chiude con un'immagine di un gruppo di uomini in divisa, di cui si vede solo l'ombra stagliata nel buio di una notte stellata. E questi soldati qua che si allontanano coraggiosi verso un imprecisto orizzonte.
Bravo, direttore Minzolini.
Che la conclusione cui il telespettatore più o meno inconsapevolmente giunge è: tutti questi uomini con coraggio e passione lottano per difendere i colori dell'Italia.
Peccato che fare una guerra non sia esattamente la stessa cosa che andare a giocare una partita di pallone.
Di' le generalità, dacci la tonalità
Il quindici giugno duemiladieci si aprono i termini per l'aggiornamento delle graduatorie del sostegno. I docenti interessati non dovranno produrre alcuna documentazione cartacea, bensì effettuare le operazioni online sul portale del Ministero.
Il Ministero è quello di Maria Stella. Il portale, per chi non ci ha mai avuto contatti, è una specie di bingo che serve sì a facilitare le operazioni, ma che per la maggior parte del tempo è momentaneamente fuori servizio. E allora a me la burocrazia italiana mi imbarazza, quella digitale poi mi terrorizza.
Sicché questa mattina accedo alla mia piattaforma del Miur.
E non trovo niente. Cioé, nessun link per aggiornare la mia posizione in graduatoria.
La parte razionale di me si ripete con la lentezza di un mantra "non l'hanno ancora inviato".
L'altra parte di me ha rischiato la morte per iperventilazione e arresto cardiaco. Scorrevano davanti alla mia mente immagini di file interminabili dai sindacalisti, di soldi da pagare per i ricorsi, di chiusura dei termini senza aver aggiornato la graduatoria, di anni di SSIS gettati al macero.
Poi arriva il link.
Ma io sono ancora paonazza in viso, e ho le gambe che mi tremano.
Quando la fiducia nelle istituzioni diviene certezza di vita.
Il Ministero è quello di Maria Stella. Il portale, per chi non ci ha mai avuto contatti, è una specie di bingo che serve sì a facilitare le operazioni, ma che per la maggior parte del tempo è momentaneamente fuori servizio. E allora a me la burocrazia italiana mi imbarazza, quella digitale poi mi terrorizza.
Sicché questa mattina accedo alla mia piattaforma del Miur.
E non trovo niente. Cioé, nessun link per aggiornare la mia posizione in graduatoria.
La parte razionale di me si ripete con la lentezza di un mantra "non l'hanno ancora inviato".
L'altra parte di me ha rischiato la morte per iperventilazione e arresto cardiaco. Scorrevano davanti alla mia mente immagini di file interminabili dai sindacalisti, di soldi da pagare per i ricorsi, di chiusura dei termini senza aver aggiornato la graduatoria, di anni di SSIS gettati al macero.
Poi arriva il link.
Ma io sono ancora paonazza in viso, e ho le gambe che mi tremano.
Quando la fiducia nelle istituzioni diviene certezza di vita.
E' un'emozione nella gola
Poi un giorno ti accorgi che ci pensi spesso. E che quando ci pensi, ti si stampa sulla faccia un sorriso da imbecille. Ed è bello vedere che certe emozioni tornano sempre intatte.
Fra due minuti è quasi giorno è quasi casa. E' quasi amore
Io non lo so più dove è casa. Mi sento un po' straniera in ogni città. Appartengo agli alberi, al mare, alla linea rossa dell'orizzonte dove il sole tramonta. Posso andare ovunque. Non mi spaventa più la distanza fra gli abbracci.
La persona che amo di più al mondo in questo momento dorme a 2000 km da me.
Ci sono molte probabilità che mi vada meglio di così!
La persona che amo di più al mondo in questo momento dorme a 2000 km da me.
Ci sono molte probabilità che mi vada meglio di così!
lunedì 14 giugno 2010
I come Italiani incorruttibili
Ecco. Dovremmo ricordarci un po' più spesso di essere italiani. E difendere la nostra bandiera con più indignazione non ci farebbe male. Goal!
Io non perdono e tocco
Non ditemi quali sono le cose giuste da fare. Perché io non le farò. Lui conosce i tempi e gli spazi. E ci incontreremo. Pelle contro pelle. Non importa se poi i nostri passi si allontaneranno. Il cuore non tradisce mai.
domenica 13 giugno 2010
Extraterrestre portami via
Il Salento, amena regione della Puglia, oltre ad essere meta di numerosi turisti si segnala per la produzione dell'olio e del vino. Sicché camminando per le profumate campagne salentine, il tuo occhio si perde tra filari di viti e alberi argentati dal tronco nodoso. Poi ogni tanto ti può capitare di imbatterti in cartelli pubblicitari che sponsorizzano i più tipici prodotti dell'agricoltura. Come quello che ho visto oggi. Recitava: OLIO ESTRA VERGINE D'OLIVA.
Sono cose brutte.
Sono cose brutte.
A forza di essere vento
E' iniziato quel periodo dell'anno in cui c'è l'aria condizionata. Dentro ai negozi, nei treni, nelle sale da pranzo dei locali. E a te ti fa piacere l'aria condizionata, senza la quale gronderesti di sudore come una fontana e inizieresti a puzzare quanto un cane morto nel giro di quindici minuti. Immagina tanti cani morti che puzzano tutti insieme in uno spazio chiuso. Insomma, l'aria condizionata è necessaria. Un poco fastidiosa, è vero. Che ti secca la gola e stringe un po' alla testa. Se indossi le lenti a contatto, poi, gli occhi si seccano. Inconvenienti. Inconvenienti preferibili comunque alla puzza di cane morto.
Quando c'è laria condizionata, però, accade sempre, e sottolineo sempre, che ad un certo punto si spenga. E' come se i vestiti si appiccicassero addosso, e l'aria diventasse pesante. All'improvviso. A questo punto c'è qualcuno che chiede a qualcun altro: - ma avete spento l'aria condizionata? -
La risposta è: - si, l'hanno chiesto -
Ecco, ora io mi rivolgo a te. A te che chiedi sempre, e sottolineo sempre, di spegnere l'aria condizionata. Perché tu sei mostruosamente egoista. Sappi, caro il mio spegnitore di arie condizionate, che quei lievi fastidi che senti, li proviamo tutti. Sappi che tutti preferiamo una naturale brezza primaverile all'effetto del climatizzatore. Ma se fuori ci sono quaranta gradi, e qua dentro siamo cento persone, non è possibile avere la naturale brezza primaverile. Si muore di caldo senza l'aria condizionata! Qual'è il tuo problema?
Hai freddo? Copriti. Ti viene mal di testa o ti pizzica la gola? Esci un po' all'aria naturale, vedrai che passa. Ti si seccano le lenti a contatto? Bagnati gli occhi con le lacrime artificiali. Perdi la voce? Usa le pasticche per la gola. Oppure, vai in un posto meno caldo. Perché sulla faccia di questa terra non ci sei solo tu, ma centinaia di altre persone che la gradiscono, l'aria condizionata. Pertanto, o ti levi dalle balle o impari a confrontare le tue esigenze con quelle degli altri.
Che non è facile stare con la gente, bisogna impegnarsi un poco. Solo il vento può soffiare dove vuole. Come fa la naturale brezza primaverile, appunto.
Quando c'è laria condizionata, però, accade sempre, e sottolineo sempre, che ad un certo punto si spenga. E' come se i vestiti si appiccicassero addosso, e l'aria diventasse pesante. All'improvviso. A questo punto c'è qualcuno che chiede a qualcun altro: - ma avete spento l'aria condizionata? -
La risposta è: - si, l'hanno chiesto -
Ecco, ora io mi rivolgo a te. A te che chiedi sempre, e sottolineo sempre, di spegnere l'aria condizionata. Perché tu sei mostruosamente egoista. Sappi, caro il mio spegnitore di arie condizionate, che quei lievi fastidi che senti, li proviamo tutti. Sappi che tutti preferiamo una naturale brezza primaverile all'effetto del climatizzatore. Ma se fuori ci sono quaranta gradi, e qua dentro siamo cento persone, non è possibile avere la naturale brezza primaverile. Si muore di caldo senza l'aria condizionata! Qual'è il tuo problema?
Hai freddo? Copriti. Ti viene mal di testa o ti pizzica la gola? Esci un po' all'aria naturale, vedrai che passa. Ti si seccano le lenti a contatto? Bagnati gli occhi con le lacrime artificiali. Perdi la voce? Usa le pasticche per la gola. Oppure, vai in un posto meno caldo. Perché sulla faccia di questa terra non ci sei solo tu, ma centinaia di altre persone che la gradiscono, l'aria condizionata. Pertanto, o ti levi dalle balle o impari a confrontare le tue esigenze con quelle degli altri.
Che non è facile stare con la gente, bisogna impegnarsi un poco. Solo il vento può soffiare dove vuole. Come fa la naturale brezza primaverile, appunto.
venerdì 11 giugno 2010
Sarà un amore diverso grande come l'universo
Oggi l'Islanda, Paese governato dall'unico esponente politico apertamente gay, approva una legge che equipara il matrimonio omosessuale a quello fra coppie eterosessuali. Ovviamente, poiché la civiltà è direttamente proprozionale alla latitudine, tutto questo è avvenuto con zero voti contrari e senza nessun particolare scalpore. Cioè, agli islandesi tutti ghiacciati è sembrata la cosa più normale, viste le esigenze rinnovate della società, dichiarare legalmente uguali i matrimoni fra "uomini e donne, donne e donne, uomini e uomini".
Ora io penso che in Italia una cosa del genere non succederà mai. Perché qui da noi, proprio nelle stesse ore, si sta approvando una legge per cui certe determinate notizie - magari apprese con intercettazioni, quindi non proprio in modo ovvio - debbono tacersi. Tutto questo sta avvenendo, qui in Italia, con estremo scalpore. Siamo dei caciaroni, si sa. Blateriamo su tutto, spesso addirittura ci limitiamo solo a far chiacchiere. Da noi, per esempio, gli omosessuali c'è qualcuno che li prende a botte. Perché il modo in cui la gente fa l'amore, qui in Italia, è una questione di estrema importanza. Ne dipende il benessere del Paese, la morale, l'economia, forse anche l'ecosotenibilità del pianeta. E allora mentre alcuni progrediscono con sobria dignità, noi scalpitiamo con regredita ignoranza. No, inammissibile. Due donne che si amano, onta e vergogna, danno e pericolo. Picchiamole, che è meglio.
Ora io penso che in Italia una cosa del genere non succederà mai. Perché qui da noi, proprio nelle stesse ore, si sta approvando una legge per cui certe determinate notizie - magari apprese con intercettazioni, quindi non proprio in modo ovvio - debbono tacersi. Tutto questo sta avvenendo, qui in Italia, con estremo scalpore. Siamo dei caciaroni, si sa. Blateriamo su tutto, spesso addirittura ci limitiamo solo a far chiacchiere. Da noi, per esempio, gli omosessuali c'è qualcuno che li prende a botte. Perché il modo in cui la gente fa l'amore, qui in Italia, è una questione di estrema importanza. Ne dipende il benessere del Paese, la morale, l'economia, forse anche l'ecosotenibilità del pianeta. E allora mentre alcuni progrediscono con sobria dignità, noi scalpitiamo con regredita ignoranza. No, inammissibile. Due donne che si amano, onta e vergogna, danno e pericolo. Picchiamole, che è meglio.
Il cuore non è a due piazze ma è una piazza
C'è solo un tabù che devo infrangere, nella mia vita scombinata da giocatrice d'azzardo. Quello di mettermi al volante della mia macchinetta, e partire. Senza preavviso e senza meta. Avere solo la strada davanti, la musica come compagna e il cielo per mappa. Magari fermarmi dopo cento chilometri, non è la distanza che conta. Ma il gesto. E lo farò. Altroché se lo farò!
Il silenzio degli innocenti
Che volavano degli insetti davanti agli occhiali a infrarossi dell'agente Starling. Quando lei entra nella casa dell'assassino. Erano i bachi che poi sarebbero diventati farfalle. Non mi ricordo perché Buffalo Bill tenesse tutte quelle farfalle dentro casa; la spiegazione dovrebbe avere a che fare con il fatto che a lui piaceva scuoiare le vittime, forse per coprirsi con la pelle delle fanciulle. Mi ricordo però vivamente di questi insetti. Alla luce degli occhiali con cui la Starling doveva muoverso nel buio assassino, quegli insetti erano verdi fluorescenti. Ecco, con l'unica differenza del colore, casa mia oggi sembra la stanza del silenzio degli innocenti. Con tutti sti esseri immondi che si muovono ad ampi giri e traiettorie oblique. Sono delle formiche volanti, o forse delle zanzare tigre, o magari delle mosche nane. E girano per la stanza. Io sto provando in tutti i modi a convincerle che c'è tutto un mondo da scoprire, là fuori. Spero solo non mi si trasformino in farfalle durante la notte. Altrimenti, il prossimo delitto irrisolto di cui parlerà Bruno Vespa....saprete di chi è la colpa.
mercoledì 9 giugno 2010
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