venerdì 11 giugno 2010

Sarà un amore diverso grande come l'universo

Oggi l'Islanda, Paese governato dall'unico esponente politico apertamente gay, approva una legge che equipara il matrimonio omosessuale a quello fra coppie eterosessuali. Ovviamente, poiché la civiltà è direttamente proprozionale alla latitudine, tutto questo è avvenuto con zero voti contrari e senza nessun particolare scalpore. Cioè, agli islandesi tutti ghiacciati è sembrata la cosa più normale, viste le esigenze rinnovate della società, dichiarare legalmente uguali i matrimoni fra "uomini e donne, donne e donne, uomini e uomini".
Ora io penso che in Italia una cosa del genere non succederà mai. Perché qui da noi, proprio nelle stesse ore, si sta approvando una legge per cui certe determinate notizie - magari apprese con intercettazioni, quindi non proprio in modo ovvio - debbono tacersi. Tutto questo sta avvenendo, qui in Italia, con estremo scalpore. Siamo dei caciaroni, si sa. Blateriamo su tutto, spesso addirittura ci limitiamo solo a far chiacchiere. Da noi, per esempio, gli omosessuali c'è qualcuno che li prende a botte. Perché il modo in cui la gente fa l'amore, qui in Italia, è una questione di estrema importanza. Ne dipende il benessere del Paese, la morale, l'economia, forse anche l'ecosotenibilità del pianeta. E allora mentre alcuni progrediscono con sobria dignità, noi scalpitiamo con regredita ignoranza. No, inammissibile. Due donne che si amano, onta e vergogna, danno e pericolo. Picchiamole, che è meglio.

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