mercoledì 2 giugno 2010

E io pago

Io sono ricca dentro. Ma fuori no. E allora una in questi casi è costretta a cercare tutte le offerte per risparmiare. Che poi chissà perché queste offerte ti fregano sempre. Insomma, non è poi vero che risparmi. Come è successo a me quando una simpatica promoter di una compagnia telefonica bianca e rossa mi ha regalato una scheda (non accettare mai caramelle dagli sconosciuti) con dentro una promozione (ma che bocca grande che hai) per collegarti a internet senza limiti (per mangiarti meglio, bambina mia!). Cosicché io, rossa come cappuccetto e come la mia nuova scheda internet bianca e rossa, me ne torno a casa all'apparenza tutta felice e contenta. E inizio a navigare con tutta questa felciità promessami dalla promoter.
Dopo qualche giorno, però, mi accorgo che la magnifica offerta e tutta la felicità promessami erano solo miraggi. Perché gira gira tu quel costo giornaliero di connessione lo devi pagare. Ed è vero si che puoi avere connessione illimitata e decidere, per risparmiare, di non connetterti ogni giorno. Ma un mese ha comunque 30 giorni. Se pure non sono 30, saranno non meno di 20. E pure io che non sono brava in matematica comprendo quanto questo, alla fine del mese, costi.
Ragion per cui decido di cercare una soluzione alternativa più consona al mio esiguo bilancio.
Messo da parte questo problema, vado a pranzo da alcuni amici. Era domenica e in televisione correvano le macchine della formula uno. Si mangiava, si chiacchierava, si dava un'occhiata alla tele.
- Che spreco, però, questa formula uno - esordisce la dolce padrona di casa.
- Già. Quanto può costare una macchina di F1? -
- Cifre che noi non sappiamo neppure scrivere! -
- Quanti stipendi si potrebbero pagare, invece? -
- Ma dove li prendono tutti sti soldi? -
- Eh, dagli sponsor - spiega il marito con gli occhi verdi, gustando una buonissima pasta col pesce fresco.
A quel punto, la telecamera inquadra queste macchinine milionarie che sfrecciano lungo una strada costeggiata da cartelloni pubblicitari. Gli sponsor.
E il cartello pubblicitario più ricorrente indovinate un po', era quello bianco e rosso della mia scheda internet senza limiti.
Ora io non mi sento nelle condizioni di pagare anche per fare correre le macchinine milionarie della formula uno, abbiate pazienza.

1 commento:

  1. il bicchiere mezzo pieno... l'uomo dagli occhi verdi a quel punto esordisce: perchè non mandi a quel paese quella compagnia telefonica bianca e rossa e ti fai un bel chip del colosso (di debiti) cinese che io amo tanto? Sarà perchè la Mannino ha il nome di mia figlia, pure che il suo cachet non è proprio quello di una F1, ma con un sesto del prezzo si fa quasi tutto quello promesso dalla tua cara lupo-promoter...che poi di pirla per pagare lo sponsor bianco e rosso delle macchinine, sai quanti se ne trovano?

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