sabato 26 giugno 2010

La guerra di Piero

Si aveva un'amica, qualche tempo fa, che dimenticava regolarmente dove parcheggiava la sua macchina. E quando si usciva con lei era diventato un classico che poi tutti giravamo in cerca di quell'automobilina azzurra. Si rideva parecchio di questo, eh.
Ma la vita, come il vento, cambia direzione.
E adesso io vivo in una strada dove non ci sono alberi. Cioé ci sono, ma ancora piccini piccini e ombra non ne fanno. Allora adesso che è arrivata l'estate quando entro nella mia auto parcheggiata al sole, mi sento più o meno come le ebree dentro ai forni. Sicché ieri sera mi è venuta questa geniale idea di lasciare la macchinetta sulla strada perpendicolare, che è un bel viale alberato. C'è da dire che ieri sera era parecchio tardi, quando ho partorito questa geniale idea; ero uscita a bere qualcosina, quindi ho messo in atto il piano ombrifero che stavo in quel piacevole stato di riconciliazione col mondo che ti conferisce la notte profumata e la bevanda alcolica. Naturalmente questa mattina quando sono uscita di casa per andare a fare la spesa la mia macchina non c'era.
Cioé, non era nel posto dove l'ho parcheggiata per un anno. E io mica me lo sono ricordata dove l'avevo messa. Sono cose brutte.

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