martedì 22 giugno 2010

Lei per scherzo giò la sua gonna e si mise a danzar

Ora io sono frequentemnete vittima del colpo di fulmine da vetrina. Che passo da un negozio e dentro c'è un capo che mi chiama l'occhio, non sempre qualcosa che mi serve. Anzi, a voler essere oneste, proprio mai qualcosa che mi serve. Ma è una tonalità, una balza particolare o una scollatura di cui no, proprio non si può fare a meno. E allora io, donna passionale, non so resistere agli amori. Ed entro. E se sono fortunata - di prezzo e taglie - compro.
L'amore di oggi è stato un vestitino svolazzante, con la scollatura rotonda, a fantasia di piccoli fiori, elasticizzato nel corpino con gonna corta a sbalzi. Che a indossarlo davanti allo specchio del camerino il primo pensiero che m'è venuto è stato: mi fa sembrare una ragazzina.
Quando la coscienza ha elaborato il significato esatto di questo pensiero, però, ho visto dallo specchio che la mia faccia aveva assunto un'espressione alquanto contrariata. Disillusa, direi. Ed è stata la prima volta che prima di comperare qualcosa non mi sono preoccupata del prezzo né della taglia, ma dell'opportunità di indossare quel genere di abito.
Poi l'ho comperato, eh. E non vedo l'ora di inaugurarlo, tutto sommato.

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