lunedì 6 dicembre 2010

Leggero nel vestito migliore

La seconda rivoluzione industriale non si presenta come la prima, con immagini schiaccianti quali presse di laminatoi o colate di acciaio, ma come i bits d’un flusso d’informazione che corre sui circuiti sotto forma d’impulsi elettronici. Le macchine di ferro ci sono sempre, ma obbediscono ai bit senza peso.
Spero innanzitutto di avere dimostrato che esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza; anzi la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca.
La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso. Paul Valéry ha detto: Il faut etre léger comme l’oiseau, et non comme la plume.

...leggeri come un uccello, quindi con una direzione, un itinerario, un progetto... e con una scrittura leggera che non è frivolezza, ma precisione, aderenza perfetta tra contenuti e parole... anche su internet è la scrittura leggera e sintetica quella che si impone, che viene colta anche con un solo sguardo... leggera e trasparente nello stile... leggera e rarefatta nella sua destrutturazione in paragrafi, titoli, sottotitoli, che però sulla pagina disegnano un sistema, una macchina che funziona.

 Italo Calvino, da Lezioni americane

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