domenica 5 dicembre 2010

Se io fossi un angelo

Io la gente che si inventa le iniziative promozionali la vorrei proprio vedere in faccia. Per ammirazione, intendiamoci. Che sono capaci di porre in essere situazioni dopo le quali un normale potenziale acquirente non è più la stessa persona che era prima della pubblicità. Come quando, per esempio, tu te ne vai tranquilla in un venerdì pomeriggio a fare shopping; cammini spensierata e felice, ti aspettano due giorni di non lavoro e, soprattutto, stai andando a comperarti un paio di scarpe. Insomma, il culmine della beata frivolezza. A quel punto, ecco che accade. Ti viene incontro un giovane alto, magro, bello. Con i capelli corti e neri, il viso chiaro, un abito elegante nero con la camicia bianca. Lo vedi incedere verso di te. Pensi che ti stia confondendo con un'altra, che proprio te lo ricorderesti se avessi un amico simile, mentre quel bell'uomo che ti viene incontro sei sicura di non averlo mai visto. Eppure lui avanza, è proprio verso te che è diretto. Ti guarda negli occhi. E quando è abbastanza vicino, ti accorgi che ha appiccicate dietro la schiena due ali. Due ali d'angelo, tutte di piume bianche, che gli sbucano da dietro la testa e le spalle. La tua espressione si trasforma repentinamente da ammirata in sbigottita, passando per tutte le sfumature dell'orrore. Questa specie di fotomodello piumato, di angelo incarnato,  ti ha raggiunta e ti dice che nella profumeria tale c'è una promozione con uno sconto eccezionale di dieci euro se acquisti almeno duecento litri di profumo. Roba da promozione, che se ci pensi bene non ci guadagni mai veramente. Ma poco importa, a questo punto, il guadagno. La visione dell'angelo si è stagliata nel tuo immaginario. Io non è che mi è piaciuto, quel povero ragazzo conciato da pinguino alato. Però il nome della profumeria che lo mandava, non lo scorderò mai.

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