lunedì 12 ottobre 2009

Specchio, specchio delle mie brame

Ieri sera con gli amichetti si parlava del feisbuc. Come ogni fenomeno rilevante ha sempre fatto nel consesso degli umani, il feisbuc divide gli animi. E gli animi umani sono notoriamente divisi in conservatori e progressisti. Quelli che guardano all'evento con scetticismo, timore mascherato da disinteresse, condanna all'abbruttimento cui siamo destinati se parliamo con un computer. I progressisiti hanno le loro brave ragioni contrarie: che è un modo di incrementare relazioni, che puoi usarlo senza esserne schiavo, che ti permette di comunicare e informarti in tempo reale.
A me piace, il feisbuc, devo dirlo.
Sarà che sono curiosa e laggiù mi diverto, sarà che oramai il fenomeno Chuck Norris mi ha innamorata; ma anche la mia passione civile trova posto nel feisbuc, nell'adesione ad alcuni gruppi impegnati, quali: Spieghiamo alle zanzare che ad ottobre si muore.
Insomma, ci passo ogni giorno dalla pagina bianca e blu. Quello che dovrebbe essere analizzato, però, è che io sul feisbuc c'ho due profili. Uno col quale sono visibile al mondo più l'alter ego.
Ora sta cosa qua alle volte mi ha pure un po' preoccupata. Fino a ieri sera, che ho scoperto non essere l'unica dissociata ad avere due identità feisbuc. E adesso sono pienamente felice

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