sabato 28 agosto 2010

Ancora, ancora, ancora. Perché io da quella sera non ho fatto più l'amore senza te

Ci sono cose che io non farei mai. Tipo un ricevimento di nozze con centinaia di persone sedute a tavola a mangiare. Ognuno ha i suoi gusti, per carità. Non dico che è brutto farlo. Dico che io non lo farò mai.
Se per caso - improbabile e remoto caso - dovessi innamorarmi tanto da accettare una proposta di matrimonio, io mi sposo sul mare. Con dolci e vino. In piedi, a piedi nudi magari.
Alla gente però, si sa, i ricevimenti di nozze piacciono. Piacciono tanto che questa ragazza qua, dopo aver divorziato, ha conosciuto un altro uomo e si sono innamorati. E hanno fatto un secondo ricevimento di nozze. Che per lui era il primo, non l'aveva mai fatto. Si poteva mica privarlo del giorno più bello nella vita.
Poi, per cause e vicende sulle quali non esprimo pareri, il primo matrimonio viene annullato. Quindi i due suddetti coniugi sono liberi di sposarsi in Chiesa. Volendo.
Loro vogliono.
E poi, che fai? Ti sposi in Chiesa e non fai il ricevimento? Impensabile.
Sicché, nuovo giro nuova corsa.
Insomma, a fare un po' di conti questa ragazza qua ha fatto tre - e sottolineo tre - ricevimenti di nozze. Con decine di persone sedute a tavola a mangiare. E abito, scarpe, parrucchiere e tutto il resto.
L'abbondanza è come la carestia.

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