sabato 24 marzo 2012

Ma è bella l'illusione di un momento solo, quella luce che ti abbaglia anche se si spegnerà

La luce del mattino lava le cose che bagna. Attutisce i rumori e amplifica le sensazioni. 
L'aria del mattino ti attraversa l'anima e sa di te cose che neppure immaginavi. 
Ci sono ombre, espressioni, gesti che solo la mattina può svelare.
I sogni dietro agli occhi del tuo amante che dorme. L'initmità del cane che accompagna il suo padrone verso il nuovo giorno. I passi del pescatore che segue la risacca e il suo scintillare di scaglie.
Ci sono gesti che suonano dissonanti, nella sinfonia del mattino.
La donna e i suoi tacchi di ieri notte. Lei è più veloce del tempo attorno. E' in ritardo. Doveva essere qui la notte scorsa, ma un uomo non suo deve averla trattenuta. Uno scialle leggero disegna volute odorose alle sue spalle, quasi volesse tornare al tempo di prima, di prima del mattino. Lei tende il viso a pulirsi di luce, invece. E avanza. A passi svelti. Per accordarsi alla perfezione lenta del mattino che lava ogni cosa.
 

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