domenica 2 dicembre 2012

A che ora è la fine del mondo

Quelli che ti insegnano come vivere, da Socrate fino a Fabio Volo, sono più o meno tutti d'accordo sull'idea che per godersi ogni attimo fino in fondo, senza rimpianti né ripensamenti, bisognerebbe vivere come se fosse l'ultimo giorno concessoci sulla terra. Ora, questo mese di dicembre appena iniziato potrebbe per davvero essere l'ultimo delle nostre vite.
Ci si chiede se la fine del mondo sarà planetaria e contemporanea, o divisa per fusi orari; tuttavia i signori Maya avrebbero detto che l'orologio sta contando i suoi ultimi battiti.
Se fossero gli ultimi venti giorni da vivere, che faresti?
Il mio primo pensiero è fare una cosa che non ho fatto, per paura o mancanza di circostanze o alibi dati a se stessi. Se non ci fossero, dopo, altri giorni per pensarci, pentirsi, pagarne le conseguenze e scontare i sensi di colpa, la farei. Perché desidero farlo.
Dovrei dunque farlo ugualmente?
Ma io desidero che ci siano altri giorni. Altri giorni pieni e belli in cui non voglio avere pentimenti, non voglio pagare conseguenze che mi compromettano gli equilibri, non voglio sensi di colpa. E allora, forse, sarò poco socratica [di contrariare Fabio Volo non me ne importa molto] ma io mando garbatamente a fare in culo i Maya e resto qui dove sono. Pensando al domani.

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog