sabato 15 dicembre 2012

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due

C'è una barzelletta che mi fa tanto ridere. Perché prende per il culo il pubblico, più precisamente il cervello del pubblico.
C'è un autobus, che parte dal capolinea con 12 persone. Alla prima fermata scendono due passeggeri e salgono 7; alla successiva non scende nessuno ma salgono ancora 3 persone. All'altra fermata scendono 4 persone e salgono 3, di cui una donna che spinge un passeggino con due gemelli. Alla fine del giro, quante fermate ha fatto l'autobus?
Ecco. Te ti sei anchilosato le dita a contare i passeggeri (se sei come me che per fare i calcoli ha bisogno delle mani), hai riposto tutta la tua attenzione sui calcoli complessi tralasciando del tutto le informazioni che poi il barzellettiere ti chiederà.
Ora, ieri la mia amica mi ha mostrato alcuni dei test preselettivi per il concorso. Una delle domande recitava più o meno così: Mario ha qurant'anni, tutte le persone di quarant'anni sono sensibili, non tutte le persone di quarant'anni hanno i capelli bianchi. Ovvio che chi legge reagisca più o meno come nella  barzelletta dell'autobus, si fa il sillogismo mentale per cui Mario è sensibile e non per forza ha i capelli bianchi. Domanda: quali delle seguenti affermazioni su Mario NON è vera?
A me è venuta proprio in mente la barzelletta.
Solo che questa è una domanda sulla base della quale verrà reclutato il nuovo, meraviglioso, rinnovato e preparatissimo corpo docente.
Del resto, in un paese che fa ridere i concorsi non possono che essere barzellette.

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