giovedì 3 settembre 2009

Bandiera rossa trionferà

Io lo confesso: sono una di sinistra. Snob, prevenuta, cospiratrice, un po' terrorista, libertina.
Quando ero bambina mi hanno insegnato a suonare sulla diamonica AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA BANDIERA ROSSA TRIONFERA'. Da ragazza ho frequantato l'Università di Cosenza, pericoloso covo di brigatisti negli anni di piombo; i prof ci facevano leggere sempre i critici marxisti. In sintesi: sono deviata.
E io ci sono proprio affezionata a L'Unità.
Alla sua storia, alla resistenza che ha combattuto per mantenersi viva durante il ventennio, al fatto che ora la dirige una donna e che questa donna non è mai stata una velina, nè una letteronza.
Mi piacciono, ste cose.
Anche il nuovo formato grafico è proprio bello. Allora mi chiedo: noi minoranza di finti intellettuali, illusi sognatori, pertinaci difensori di una pratica quasi in disuso come leggere un giornale... noi, che saremo pure antipatici, non abbiamo però il diritto a leggerlo, quel giornale là?
Tipo avvicinarci al chiosco dell'edicola e dire: buongiorno. L'Unità, grazie!
Senza temere che magari l'edicolante si trasformi in un agente segreto o in un soldato delle SS (Salviamo Silvio, nuovo corpo difensivo della Repubblica Italiana) e ci punti contro un'arma chimica per iniettarci una dose letale di viagra?
Dopotutto siamo ancora folclorici, noi di sinistra.
Potete fotografarci e metterci su facebook. Mentre leggiamo il giornale. E taggare i vostri amici e scrivere: l'ho visto davvero!

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