sabato 19 settembre 2009

fate l'amore non fate la guerra

Allora c'è questa messa solenne, la dedicazione di una nuova chiesa a un santo della nostra regione. Che è un bel momento, di festa e di appartenenza alla propria terra. Ci vado, ma già lo so che arriva il momento in cui mi incazzo.
Vescovo, sua eccellenza monsignor Santo. Non nel senso di particolarmente buono, Santo di nome. Sua eccellenza monsignor Santo su una specie di podio coperto da un tappeto verde assieme al sindaco. Questo già un po' mi fa incazzare, ma ancora poco. Sorridono tutti, è ancora bello. Tenero, ecco. Io sono così, mi commuovo.
Poi la messa. E poi l'omelia. Che la vita è preziosa. Perfetto. Che bisogna difenderla. Ineccepibile. Che al giorno d'oggi molti non la rispettano. Rischioso. Perchè non si può accettare che si metta fine alla vita- pericolosamente vicino al punto di non ritorno - in modi ignobili come l'aborto - ecco, mi sono incazzata - o la pillola abortiva.
Precisiamo, personalmente non ho abortito e non credo che lo farei. Ma non fatemi dire sempre la stessa cosa, si sa come la penso: non posso imporre agi altri per legge ciò che io scelgo per morale. A parte il fatto che è totalmente fuori luogo un discorso del genere durante l'omelia di dedicazione di una chiesa di campagna ad un santo che ha il volto buono, ma così buono che non ci pensi proprio alla pillola abortiva.
Poi la preghiera dei fedeli. E lì preghiamo per i ragazzi morti a Kabul. Bello. Intenso. Preghiamo per questi martiri. Dice proprio così, il vescovo Santo: martiri per la pace. Che stavano lì in missione di pace. E la ribadisce con forza, questa idea qua.
Quello che proprio non riesco a capire, caro vescovo, è perchè due persone che stanno insieme in un letto commettono peccato, mentre due che si sparano addosso costruiscono la pace?
Dimmelo tu, io ti ascolto. Ma devi convincermi che i baci e le carezze siano più cattivi delle bombe. Che poi gli esiti delle nostre azioni non sempre sono quelli desiderati. Ma se faccio l'amore e concepisco un figlio non voluto, sono condannato alle fiamme dell'inferno. Se cammino con le armi e sparo e uccido un uomo, che nemmeno lo volevo uccidere, in quel caso però sono un martire.
Non lo capisco proprio dove sta la differenza.

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