mercoledì 28 dicembre 2011

Pizza pizza alla margherita, la mangi con le mani poi ti lecchi le dita

Ad un esame importante, mi chiesero di presentare Bismarck. Figura e importanza di Otto van Bismarck, o roba del genere. E' vero che lo scibile è immenso e gli esami non finiscono mai: a me, durante quell'esame lì, di Bismarck non mi è venuto in mente molto. Che era un cancelliere tedesco lo ricordavo vagamente; con nitidezza mi veniva in mente la pizza all'uovo. So mica il perché non riuscivo a smettere di pensare alla pizza: non l'ho mai mangiata, fra l'altro. Però la mia risposta al quesito non fu esauriente, in quella sede. Naturale che dopo io di Bismarck ho imparato tutto.
Poi, conseguo alfin l'ambito titolo, e mi ritrovo in classe ad insegnare storia. Nazionalismo, movimenti di indipendenza, Otto van Bismarck. Spiego. Un alunno alza la mano e chiede: ma non c'è una pizza che si chiama così?
Sono soddisfazioni.

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