giovedì 7 gennaio 2010

Dal mare venni e amare mi stremò

Un giorno la terra disse al mare: ferma la tua spuma, calma le onde che ti fanno vento e lasciati toccare da questo lembo di costa.
Il mare poteva divenire lago, per avere un bacino in cui essere abbracciato. Poteva trasformarsi in fiume e adagiarsi nel letto in cui scorre piano, l'acqua. Poteva ritornare pioggia, e salire sulle nuvole dove non ti stanca, il vento, e ogni cosa è leggera.
Ma il mare disse alla terra: vorrei che la tua terra mi accogliesse, ma non sa cessare la mia acqua; posso solo sfiorarti, in un susurro di ciottoli trasparenti, ma sempre al mare ritornerò. Anche quando la risacca mi strema. Sarò sempre mare.

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