domenica 17 gennaio 2010

Fino a che morte non vi separi

Oggi è domenica. Alle volte la domenica sono un po' triste; stamattina sono stata nella Casa del Signore, che è luogo di pace e fraternità. Così mi sento meno sola, mi sono detta.
La messa del giorno, là nella chiesa in cui sono andata, era una cerimonia simbolica: c'erano tutti i bambini che a maggio dovranno fare la Prima Comunione; che sono i bambini di quarta elementare, e più che una Messa sembrava il paese dei balocchi. Però bello, allegro.
Questi bambini qua erano accompagnati dai loro genitori, i quali genitori dovevano salire sull'altare, nel momento culminante della liturgia, e accendere al cero pasquale una candela bianca da consegnare ai loro figli. Spiegazione del simbolo, illustrataci da mezz'ora di omelia del reverendo sacerdote: ripetiamo il gesto compiuto nel Battesimo dei nostri figli, l'accensione della candela della fede; nel Battesimo, però, i nostri figli erano troppo piccoli per capire. Adesso voi genitori ridate la luce di Cristo ai vostri figli che la ricevono consapevoli dell'impegno cristiano che si assumono.
Ed è stato tutto un ripetere ste parole: vostri figli, voi genitori. Adesso le coppie fanno questo, adesso le coppie fanno quest'altro. Adesso i bambini con i loro genitori ripetono le promesse del Battesimo. Poi i bambini accompgano le coppie a ricevere l'Eucarestia. Ci mancavano solo gli angioletti che volavano felici suonando le trombe intorno a ciascuna di quelle splendide famiglie.
E io, che ero già un poco triste di mio, non mi sono sentita meno sola.
Anzi. Mi sentivo quasi un'intrusa a non avere accanto un marito con cui educare santamente nella virtù della fede i figli che Dio ha voluto mandarci.
Ho pensato che mi sarei sentita allo stesso modo anche se fossi stata una donna divorziata. Se fossi stata una fidanzata abbandonata prima delle nozze. Se fossi stata una vedova. Se fossi stata una donna sposata ma sterile. Se fossi stata un omosessuale. MI sarei sentita allo stesso modo.
Esclusa. In torto.
Nella casa del Signore.
Ma non fate caso a ciò che dico. Sono una peccatrice, io. Se fossi vissuta al tempo di Gesù, mi avrebbero uccisa lanciandomi le pietre.

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