venerdì 3 settembre 2010

C'era la luna, c'erano le stelle

Ma voi lo sapete che ci hanno sempre preso per culo? Le favole, intendo. Per colpa di chi lo scoprirò, ci hanno tramandato versioni rivedute e corrette delle favole originali.
Che se ti leggi i testi dei fratelli Grimm o di Andersen scopri cose per cui rabbrividire.
Tipo che il ranocchio magicamente trasfromato in principe, lei non se lo voleva mica baciare.
Ecco, non era una principessa stupida che pur di
dare un bacio era disposta a baciare un rospo. No, affatto. Lei si è
rifiutata a lungo. E' stato lui, il ranocchio, a convincerla con la sua
perseveranza.
Oppure, quella simpatica di Ariel, la Sirenetta che il signor Walt
Disney fa sposare col meraviglioso uomo per cui lei ha rinunciato a
vivere nel fondo del mare. Bene, nella versione originale quel cinico
che fa? Si sposa con una sconsociuta misteriosamente scesa da una nave. E
la Sirenetta muore. Cioé, si trasforma in bianca spuma. Ma tant'è. Lei
rinuncia a tutto per sedurre il suo innamorato, e lui molto
semplicemente non se la fila di striscio.
Ora, parliamone.
Che a ben pensarci è la versione originale delle favole la più vicina
alla realtà. Fondamentalmente, il principe azzurro non esiste. Non esiste nella
realtà, e tutte lo sappiamo. Il bello è che non esiste neanche nelle
favole, se le raccontiamo nella versione corretta. Allora perché hanno
scelto di illuderci? Chi ha organizzato questa truffa epocale, cambiando
il testo e creando un mito? Non è meglio impararlo subito, fin da
bambini, che certe cose non esistono?
Quante seccature ci saremmo risparmiati.

1 commento:

  1. Faremo una denuncia appropriata per questo! Hihihihihihihi :D

    La Regina di Ghiaccio

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