mercoledì 29 settembre 2010

Senti freddo anche tu

Sicché ho cambiato coordinate geografiche, e ora mi trovo abbastanza più in alto del livello del mare. Essendo io totalmente impreparata a questo innalzamento di livello e repentino abbassamento di temperature, praticamente ho sempre freddo. Da quando mi alzo dal letto fino a che non mi ci rituffo dentro (scusate la metafora marina; devo ancora elaborare).
Ieri ho avuto un'idea. Vado a comperarmi una stufa, mi sono detta. La bellezza dell'acquisto imminente mi ha così eccitata che quasi quasi mi sentivo meno diafana, come se il sangue congelato avesse ripreso a circolare, lentamente.
Arrivo nel supermercato, uno di quelli della grande distribuzione. Faccio un giro alla ricerca dell'agognato calorifero acquisto, e non lo trovo. Allora cerco una commessa, che me lo prenda lei l'arnese.
Questa gentile signorina, nel sentire la mia richiesta, scuote le spalle e replica quasi indignata:
- No, signora! Non ci sono ancora, le stufe -
Gli avverbi, nella lingua italiana, sono portatori di un signifcato aggiunto che può offrirti chiavi interpretative fondamentali.
Ancora.
Ho pensato con terrore a quanto freddo si aspettano che faccia, qui. Gente con la pelle spessa, la gente di montagna. E un malinconico pensiero mi è andato ai bikini, che non ho fatto in tempo a lavare perché li avevo usati fino al giorno prima di partire.
La renna al polo nord scampanellando va. Buon Natale.

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