Mi sta capitando di dover dormire fuori, in queste notti. In alberghi, b&b, stanze a noleggio insomma. Letti su cui la gente si ama, o trascorre notti di pensieri, o insonnie di attese, o il beato sonno di chi sta in vacanza. Lenzuola che profumano di vite sconosciute.
Quando devi cercare qualche riferimento in un posto che non concosci, il primo cui ti rivolgi è internet. Sappiate però che sarà il depositario delle maggiori fregature. Che a me mi ha spedita in un postaccio dove per dormire in un letto buio damascato di blu e giallo, con prima colazione mediocre fatta di cornetto freddo e duro e cappuccino anonimo, mi hanno fatto pagare 80€. In lettere: ottanta.
Io avevo proprio bisogno di dormire in questo posto, e poiché l'internet non suggeriva altro - o magari lo suggeriva pure ma poi al numero di telefono indicato non ci stava nessuno a rispondere - ho dovuto accettare il servizio da ottanta euro. In cifre, 80.
Successivamente è iniziato il buon vecchio passaparola. Nel posto in cui sto è circolata voce che io cerco alloggio, la gente di qui è proverbialmente accogliente, io sarò anche solare, insomma, mi mandano a dormire in un altro posto. Cinaquanta euro, stavolta. Ma a confronto col primo, niente a che vedere. Questo qua era un posto bellissimo, con vista sui Castelli Romani, e stanza luminosa con balconcino, e colazione ricca di colori e sapori dolci e salati.
Poi il passaparola continua. I criteri di selzione si affinano, e vengo mandata in un nuovo alloggio. Trentacinque euro. In cifre, 35. E mi ritrovo in una villa, con un giardìno incantevole, un arredamento delizioso, un letto comodissimo con 4 (quattro) cuscini, curato fin nei minimi dettagli. Che quasi quasi, se penso alla signora delle ottamta euro, a me mi viene voglia di dire a queste proprietarie qua che pago di più di quanto mi hanno chiesto.
Ora da questa esperienza ho imparato due cose.
La prima: internet dice anche tante fregnate.
La seconda: nella mia vita, le cose migliori arrivano dopo.
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