mercoledì 29 settembre 2010

Pavimento liquido

Quando hai scelto di voler vivere vicino al mare, perché vicino al mare sei nato e lontano dall'azzurro non sai esistere; quando ti capita che stai al mare a fine settembre, a nuotare nella brezza rigenerante della stagione che cambia, e ti capita, il giorno dopo, di ricevere una telefonata importante per cui ti ritrovi a vivere a quasi mille metri di altezza, tutto intorno a te cambia. Cambia perché il cielo sopra di te è più vicino, non c'è l'acqua ma verdi pendii a circondarti. Ed è come se ti mancasse il pavimento sotto i piedi. Quel pavimento liquido sul quale scivoli in profondità per riconoscere i tuoi orizzonti. Quando non ce l'hai più, hai bisogno di qualcosa di fermo e resistente. Come solo l'acqua può essere.
E' in momenti come questo che senti quanto il flusso ti faccia scorrere verso la tua dimensione, quasi senza che tu te ne renda conto. E ti ritrovi a svegliarti in un letto che non conoscevi, ma che senti tuo. Come il mare. Solido.

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