mercoledì 3 febbraio 2010

La chiamavano Bocca di rosa

Orbene, ero ferma ad un semaforo in questa fredda giornata di febbraio che anche l'aria ha il colore del gelo. Mi guardavo distratta intorno, quando la mia attenzione è stata richiamata da un distinto uomo nerovestito, il quale è sceso dalla sua automobile mercedes parcheggiata sul lato opposto della strada, mi ha attraversato davanti permettendomi di gustarne l'eleganza del portamento, e si è diretto all'angolo dove era posteggiato un carretto di fiori. L'uomo distinto ha acquistato un mazzo di rose rosse. Poi il semaforo è diventato verde, e sono ripartita. Ma ero felice.
Felice per quella donna che fra poco avrebbe ricevuto un mazzo di rose rosse. E felice anche un po' per me, che mi fa bene ricredermi dall'idea che i maschi sono tutti cinici ed egoisti.

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog