Questa mattina ascoltavo una canzone. E mentre fuori pioveva, quella canzone mi ha fatto pensare ad un amichetto, e a quel poco di tristezza che ci siamo divisi. Questo pomeriggio ho parlato con quell'amichetto. E credo che la musica trasformi la tristezza in sogno.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Archivio blog
-
▼
2010
(391)
-
▼
febbraio
(21)
- Le sottigliezze del protocollo di corte
- Dimmi dove sei proprio in questo momento
- In medio stat virtus
- Quello che non ho
- Quando sei nato non puoi più nasconderti
- Meriggiare pallido e assorto
- Solo gli imbecilli non hanno dubbi
- Fate l'amore non fate la guerra
- Taranta Power
- Da sempre l'ignoranza fa paura ed il silenzio è ug...
- Negro, ebreo, comunista
- L'erba del vicino
- Lettera a un bambino mai nato
- A Carnevale ogni scherzo vale
- Che coss'è l'amor...
- In clandestinità
- Ma che bel castello marcondiro ndiro ndello
- Acqua azzurra, acqua chiara
- L'arte della gioia
- La chiamavano Bocca di rosa
- Nata sotto il segno dei pesci
-
▼
febbraio
(21)
smack
RispondiElimina