lunedì 8 febbraio 2010

Ma che bel castello marcondiro ndiro ndello

Trovare parcheggio in città è una cosa difficile. È un’attività che impiega molto del tempo nella vita di una persona: che se hai un appuntamento in un posto, devi arrivarci almeno mezz’ora prima, il tempo di trovare parcheggio. E mezz’ora oggi, mezz’ora domani, la vita passa. Per venire incontro alle necessità di chi trascorre la vita a cercare parcheggio, le case automobilistiche hanno inventato le city car. Scatolette simpatiche che infili abbastanza facilmente fra due altre automobili. E magari qualche mezz’ora la risparmi,e puoi dedicarti ai tuoi affetti.

Alcuni uomini – si sa quanto i signori maschi sono legati alle automobili – la city car la schifano. E vanno in giro, in città, col Suv. Intendiamoci, anche a me piacciono i Suv. Ma se tu esci dalla città solo per andare al mare la domenica, nel mese di agosto… forse non è un giusto investimento. Quel signore che aveva il Suv grigio targato Kia, non lo so se viaggia molto. Aveva l’aspetto tarchiato, però. Secondo me era piuttosto uno da mare ad agosto. Fatto sta, io avevo appena parcheggiato bel bella la mia macchinetta, che dovevo andare alla posta, e questo qua dai reconditi recessi della sua infinita auto, mi urla: - resta qui molto? -

Il suo Suv affiancato allo sportello della mia agile C3.

- Dipende da quanta fila c’è in posta, ma non credo. - Erano le tre del pomeriggio, orario in cui magari le vecchine dormono e gli sportelli sono meno affollati.

- No perché io devo andare dal barbiere – dice questo, scendendo dal castello e avvicinandosi al mio finestrino. La logica del dialogo, a questo punto prevedeva la battuta: vuole parcheggiare qui?

Battuta che non ho fatto, principalmente perché non avevo nessuna intenzione di mollare il mio prezioso parcheggio. E poi, cafone di un maschiaccio, sono una signora, io! Un po’ di buone maniere…

Ma il castellano proprietario del semovente castello, mi ha incalzata con la seguente domanda: - Se parcheggio qui davanti a pettine, poi lei riesce ad uscire? –

Chi mi conosce, lo sa: a me i maschi che insinuano che tu non sai guidare perché sei donna mi fanno incazzare di un incazzato inquantificabile. E questo, in maniera affatto celata, stava dicendo che se lui depositava il suo castello davanti alla mia macchinetta, io poi non uscivo. Orgoglio di donna ferita, è più pericoloso di un terremoto.

Io, con un sorriso finto seducente: - Lei parcheggi; se fa una manovra giusta, dovrebbe restare abbastanza spazio! –

Questo senza osare ribattere, ma cercando di ricambiare con un sorriso che gli è venuto piuttosto goffo, si è parcheggiato. Io sono rimasta ad osservare la sua manovra. Poi, ancora affamata di umiliazione suvistica: - Eh certo, parcheggiare con un’auto così grande è difficile. –

Umiliare un maschio maschilista col Suv, non ha prezzo.

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