E anche la mia automobile. Che ci sono momenti, pressata nell'impossibile traffico cittadino, con gli altri che clacsonano all'impazzata, e tu che provi a rimpicciolire le dimensione dell'auto con le manovre per riuscire a sistemarla nell'unico metro e mezzo libero, e mentre lo fai, nonostante il servosterzo, sudi, perché non si capisce ancora com'è il tempo e non indovini mai come vestirti. Poi ci sarà da cercare la cassetta per il biglietto del parcheggio, e certamente non avrai le monete sufficienti. E suderai ancora, mentre un vigile vampiro si sarà appostato accanto alla tua auto per cronometrare quanto termpo ti ci vuole a farti cambiare una banconota in tintinnanti monetine.
In questi momenti di inferno quotidiano, a me viene la voglia di fermare il primo passante e porgergli le chiavi. Dicendo: tieni, è un regalo.
martedì 20 aprile 2010
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