Andare in spiaggia di domenica è un'azione che andrebbe evitata. Ti trasformi in una formica schiacciata dalla carne sudata di milioni di altre formiche brulicanti. L'acqua del mare diventa una specie di contenitore sanitario per urine. Si urla troppo. E la gente mangia. Mangia, mangia. Panino e mortadella alle nove del mattino. Se sei sulla spiaggia libera.
Se vai nei lidi, stesso carnaio. Solo più figo. Non trovi il panino e mortadella, questa è la differenza più evidente. E i maschi del lido sono quelli che si ammazzano di palestra per esibire il muscolo scolpito che luccica.
Io perdonatemi, ma la domenica al mare no.
Perché io al mare ci vado per perdermi d'azzurro. E nuotare, nuotare, nuotare. Fino a che il tuo corpo diventa spuma bianca, e il profumo del mare ti avvolge tanto da diventare piacere.
E non c'è più nessuno.
Solo mare. E libertà.
domenica 18 luglio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Archivio blog
-
▼
2010
(391)
-
▼
luglio
(48)
- 50mila lacrime non basteranno perché musica triste...
- E innanzi al mare ad ansimare sto
- Il postino suona sempre due volte
- Canto e discanto
- Io, lui e la cana femmina
- La leva calcistica del '68
- Giro giro tondo quant'è bello il mondo
- E se si usciva avevi sempre su qualcosa un po' sco...
- E adesso la pubblicità
- Se una mattina io mi accorgessi che ci stiamo sopp...
- Ti brucerai perché ti tiene su soltanto un filo
- L'avvelenata
- Per segnare le ore lente e gli anni veloci
- Avrai due lacrime più dolci da seccare
- Se uno ha imparato a contare soltanto fino a sette...
- Ma com'è bella la vita stasera
- Nel paese della persuasione
- Le parole che non ti ho detto
- Seduto con le mani in mano
- E il mio nome era Bufalo Bill
- Con il letto in cui tua moglie non ti ha mai saput...
- Diverso da chi
- Mastica e sputa
- Generazione di fenomeni
- Nel blu dipinto di blu
- Ma l'unico pericolo che sento veramente è quello d...
- Li incontri dove la gente viaggia e va a telefonare
- Come passa quest'acqua di fiume che sembra che è f...
- Acqua nell'acqua
- Come un istante déjà vu
- Parole parole parole
- Voglio andar via
- Certe notti la macchina è calda dove ti porta lo d...
- L'absente
- Capelli rossi così era scritto in quella lettera ...
- Cosa fai ora ti ricordi eran belli i nostri tempi
- Notti magiche inseguendo un goal
- Prendi questa mano zingara
- Alla sera vedo donne bellissime da Venezia arrivar...
- Canzone delle domande consuete
- Guardarsi l'ultima volta e via
- Ho la mappa di tutti i tuoi nei
- L'immenso è lui che vuole me
- Se vorrai sai come trovarmi
- E se andrai lontano fa' che non sia troppo fuori mano
- Ti vesti svogliatamente non metti mai niente che p...
- E le mie mani hanno applaudito al mondo
- Il nome della rosa
-
▼
luglio
(48)
Nessun commento:
Posta un commento