giovedì 1 luglio 2010

E le mie mani hanno applaudito al mondo

Non è corretto generalizzare, però si può affermare con discreta serenità che alcuni popoli hanno delle caratteristiche dalle quali sono riconoscibili. Gli italiani, per esempio, sono quelli che si lamentano. I brasiliani sono quelli che sanno ballare bene, e la gente dell'Africa è allegra. Questi ragazzi di colore che incontri sulle spiagge, ad esempio. Se ti intrattieni a parlarci, il discorso finisce sempre che tu italiano ti lamenti e lui sorride e ti pure fa la ramanzina sulla gioia di vivere.
Allora parlare con loro mette allegria. Sarà pure una comune banalità, ma è così.
L'altro giorno sulla spiaggia adriatica si è svolto il seguente dialogo, fra un venditore ambulante dalla pelle molto scura che passava sul bagnasciuga carico di merce, e noi due italiane stese al sole.
- Ciao, come va? - esordiscono spesso così, i venditori ambulanti di colore; sarà che si aspettano tu gli risponda "male" per attaccare la ramanzina. Non so.
- Bene - abbiamo risposto noi, che eravamo si contente ma anche poco inclini a sentire prediche in quel momento.
- Auguri - ci ha detto lui passando. Ed è stato bello.
- Grazie! -
- Buon bronzare - ha aggiunto, con un italiano approssimativo ma che ha reso bene l'idea.
- Grazie, auguri anche a te - abbiamo risposto noi per salutarlo. Ma siccome agli africani gli va sempre tutto bene, questo qua forse non gli servivano i nostri auguri che volevano essere generici sulla vita, perché ha risposto: - No, io già bronzato -

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