Ora io e la mia nipotina adorata, quando ci si vede assieme per strada, potremmo anche sembrare mamma e figlia. Pare che abbiamo gli stessi capelli, fra le altre cose. Io sono felicissima di questo genere di equivoco, mi si stampa un sorriso da un orecchio all'altro, e sono orgogliosa. Molto orgogliosa di questa maternità che me la sento tutta. Ragion per cui questo pomeriggio, che ho accompagnato la mia bimba ad una specie di festa, mi ha fatto molto felice un vecchino. Io la tenevo in braccio, la piccolina, e il vecchino si avvicina per chiedermi se conoscessi gli animatori della parata clownesca. Siccome li conoscevo, ho spiegato di cosa si trattava. Seconda domanda del vecchino: lei non ha altri bambini?
La zia in brodo di giuggiole ha risposto che in effetti la bimba non era mia. Ma il sorriso orgoglioso splendeva tutto. Per smorzarsi un poco alla successiva domanda: lei non è sposata?
Che io capisco i vecchini, per cui gli obiettivi della vita sono quei due o tre, e tu devi essere o madre o moglie. Se no potresti fare schifo. Gli ho risposto con una faccia che era diventata quella del Lo so che ti faccio schifo ma no, non sono sposata.
Per poi trasformarsi in deciso astio, quando questo vecchino impiccione - che perché non si guardava i clown in santa pace non lo so - ha buttato lì la seguente riflessione consolatoria: ma lei è ancora giovane.
Ecco, lì l'ho guardato in cagnesco e mi sono portata via la bimba. Quasi senza salutare.
giovedì 8 luglio 2010
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