mercoledì 14 luglio 2010

Capelli rossi così era scritto in quella lettera d'amore

Ora siccome sono una donna, io impiego lunghi minuti di concentrazione davanti ai flaconi di creme, shampoo, maschere e oli idratanti. Lo faccio per scegliere i prodotti più adatti a me, alle mie esigenze nei diversi periodi dell'anno; ma fondamentalmente sono convinta che dentro quei flaconi ci sia la stessa roba. Voglio dire, in che cosa dovrebbero differenziarsi uno shampoo che ti dà lucentezza da uno che ti confersice morbidezza?
Tuttavia, la vanità è donna. E io ci sono dei momenti in cui voglio lo shampoo alle proteine della seta e altri in cui mi serve la crema idratante al sandalo. Pur credendo che la differenza sia sottile.
Poi siccome questi flaconi qua li prepara gente che ci fa tutto uno studio di marketing per indurti a comperarli, succede che ci sono più prodotti di una stessa linea. E allora tu, leggendo le proprietà di un latte detergente, ad esempio, scopri che è inefficace se usato separatamente dal rinforzante per unghie della stessa marca. Insomma, la casa cosmetica ti osserva dall'alto mentre ti induce a percorrere interi corridoi di profumerie per acquistare questi prodotti per te indispensabili.
Ovviamente c'è la fidelizzazione al marchio. Qundi una stessa linea di prodotti presenta flaconcini pressocché identici: stessi colori, dimensioni anche simili. L'effetto che vogliono creare sarà forse quello di farti sentire avvolta da tutte quelle diavolerie indispensabili alla tua bellezza. Che però, ripeto, sono pressocché identiche fra loro. Almeno nell'aspetto.
E allora può succedere che una povera cliente caduta nell'imbroglio seduttivo della bellezza, abbia posato sul bordo della sua vasca da bagno tutti sti flaconcini miracolosi. Uguali. Shampoo e balsamo hanno un'unica differenza: che la bottiglia di shampoo sta appoggiata diritta, mentre quella di balsamo si deve mettere a testa in giù. Ossia, si appoggia col tappo rivolto verso il basso.
Se però tu, per qualche motivo, quando li hai messi sul bordo della tua vasca da bagno questi meravigliosi flaconi, eri distratta, ti sarà anche potuto accadere di lasciare le due indispensabili bottiglie posate nello stesso verso. Una accanto all'altra, indissolubilmente.
Sicché quando stai sotto il getto tiepido d'acqua, canticchiando felice, la tua incauta mano può allungarsi verso la bottiglia di balsamo inconsapevole del tragico errore. Credendola, appunto, shampoo. Compi gli stessi gesti di sempre: distribuire uniformemente il prodotto per tutta la lunghezza dei capelli. Solo che sto prodotto qua non fa per niente schiuma.
Scettica, ti dici che forse sarà stato l'olio protettivo a sporcarli così, i tuoi capelli. Li insaponi di nuovo. Ovviamente, sempre con lo stesso prodotto. Che il lettore sa non essere shampoo. Ma la povera donna che si sta lavando no. Quindi il risultato non cambia. Niente, non c'è schiuma. A quel punto smetti di cantare, e ti dici che forse c'è qualcosa che non va. Così, mentre ti imbratti i capelli per la terza volta di quella roba melefica, leggi più attentamente le isturzioni sul retro della bottiglia. E ti accorgi che c'è scritto: prodotto idratante, ridona morbidezza ai capelli ricci e mossi sciupati dal sole. Allora inizi a capire. Allunghi la mano tremante all'altro flacone, quello che non hai ancora aperto. E vedi che lì c'è stampato: shampoo. A grandi caratteri.
Ma oramai è troppo tardi. Hai imbalsamato i tuoi capelli per circa quindici minuti. Quando poi riesci finalemnte ad asciugarli, hai una nuova certezza: i prodotti cosmetici non sono affatto tutti uguali.

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