Il pregiudizio è nemico della verità. Ti annebbia gli occhi, mostrandoti solo l'ombra di quanto tu credi di vedere. Complici del pregiudizio posso essere le coincidenze, che creano apparenze che tu proprio sei sicuro le cose stiano in quella maniera. E invece, magari, è un pregiudizio. Un'idea falsa. Qualcosa che può rovinarti anche la reputazione, ad esempio, in un piccolo paese. Ecco perchè non bisognerebbe mai giudicare dalle apparenze.
Prendiamo oggi: io sono andata su una scogliera. Volevo vedere il mare gonfio di vento e grigio di pioggia. Poi mi è venuta voglia di raggiungere un angolo particolare della scogliera, perchè sembrava avere un riflesso di luce più intensa. E volevo assaporarla.
Il problema si è presentato quando, dopo tutto sto giro romantico, mi sono rimessa in macchina e avrei dovuto ritrovare la strada di casa. Naturalmente all'andata avendo osservato solo mare e rocce, non avevo idea della direzione da prendere. Ho deciso di chiedere aiuto ad un gentile signore in tuta che passava sull'altro lato della strada. Costui è stato veramente gentile perchè si è offerto di farmi strada con la sua auto: non è complicato - ha detto - ma ci sono dei sensi vietati; se mi segui ti faccio strada: devo andare più o meno da quella parte.
Ora proprio da lì, in quel momento, passava un gruppo di pie donnine probabilmente dirette alla messa. La scena che si è loro presentata davanti è stata la seguente:
Giovane donna sola affacciata sugli scogli; forse aspetta qualcuno.
Giovane donna si avvicina a uomo aitante; forse aspettava lui.
Giovane donna entra in automobile, uomo aitante pure. Automobile giovane donna segue automobile uomo aitante sotto lo sguardo famelico di curiosità delle donnine.
Ora siccome due più due non fa cinque, e le donnine del paese credono che se un uomo e una donna parlano hanno una relazione clandestina, se poi si allontanano insieme - beh, non proprio insieme ma quasi - allora quei due sono già avvolti dalle fiamme dell'inferno per la loro impudicizia sfrenata.
A me dispiace che, essendo noi in auto e loro a piedi, non si è vista la fine della storia. Che raggiunto l'incrocio a me noto, corredato di segnaletica stradale, io ho salutato il mio aitante navigatore con una clacsonata e sono andata via. Nessuno però lo saprà, questo. Spero che quell'ometto lì non sia sposato. Se no, poverino, essere stato gentile gli costerà caro. Che il paese è piccolo e la gente mormora. La gente che giudica solo dalle apparenze, intendiamoci.
venerdì 21 maggio 2010
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