Stacco il biglietto con il numero, fortunatamente sono la 19 e il salumiere sta servendo il 16.
Attendo in allegria. Quando arriva il mio turno, il salumiere tutto rubicondo e sorridente inizia con: che le do, signora bella?
Ora sarà pure che al supermercato devono essere gentili di formazione professionale, però a me sto complimento ha fatto piacere. Soprattutto in questi giorni che per piogge torrenziali e malumori vari io mi sento sexi quanto uno scaldabagno.
Volevo prendere del prosciutto crudo. Gliene ordino un etto. E quell'uomo meraviglioso teneramente mi dice: glielo taglio sottile, vero? Che lei si vede che le piace il prosciutto trasparente.
A questo punto mi sono quasi commossa. Perché non solo a me piace il prosciutto tagliato sottile, ma per definire lo spessore che preferisco uso proprio questa parola. Trasparente.
E' così eccitante quando un uomo capisce quello che vuoi con uno sguardo. E io che mi ostino a frequentare i sedicenti intellettuali!
venerdì 21 maggio 2010
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