giovedì 29 luglio 2010

E innanzi al mare ad ansimare sto

Il gabbiano vola da solo. E' libero, bianco e leggero. Al tramonto, sfiora le onde gonfie di rosso, mentre la risacca scandisce il suo incedere altero ed elegante.
Il gabbiano solleva con sé i tuoi pensieri, battono con le sue ali i tuoi sogni. Ti innalzi sospinto dal coraggio del suo volo di mare.
Accanto a lui volava un secondo gabbiano. Più prudente. Passava sulla riva, virava per abbassarsi verso il bagansciuga. Poi riprendeva quota. Quasi indeciso se planare leggero come il suo compagno, o restare più vicino alla terra ferma per riposare le piume salate.
Si sono allontanati verso l'orizzonte sfumato.
Poi un punto lontano ha ripreso a muoversi verso la mia direzione. Alto, sicuro. Dominava lo sguardo, il suo batter d'ali. Era il gabbiano che volava più alto. Continuava il suo viaggio. L'altro non c'era più.
Come i gabbiani i nostri cuori. Quando si innalzano verso la meta, la più importante, lo fanno da soli. Non c'è altro modo.

2 commenti:

Archivio blog